Chi veramente tiene in vita Berlusconi è la sua grossa fidanzata

Chi veramente tiene in vita politicamente Berlusconi è la sua grossa fidanzata, per grossa non intendo grassa, ma come larga massa, meglio conosciuta come popolo bue delle libertà.

Quando uno pensa alla compagna o alla “fidanzata” dell’egonano, pensa alla Pascale, ma io non mi riferivo a questo, quello che intendevo come compagna, non è una persona, ma un insieme di persone, un sistema, una struttura, un idea malata. Sono i suoi a volte silenti a volte chiassosi sostenitori. Sono i falchi ma anche i corvi travestiti da colombe, sono una grossa fetta della sinistra che si muove in maniera funzionale al cainano, sono i vari Violante, Ostellino, Marini, Pannella, ecc. Sono una parte della stampa, nazionale (quella straniera ha le idee chiare riguardo al nostro “statista”), alcuni direttamente prezzolati dall’ometto, altri come molti nel pd, perché gli piace leccare il culo al nano (ognuno ha i suoi gusti, magari è come quei rospi che quando li lecchi è come assumere un allucinogeno). Sono però sopratutto quella grossa fetta di italiani che contro ogni legge del buonsenso, della logica, del pudore, della fisica newtoniana e del buon gusto, continuano imperterriti a sostenerlo con l’intenzione di voto espressa dai sondaggi. Faccio veramente fatica a immaginarmi i loro contorti processi mentali, essi si comportano come quelle donne massacrate dal loro uomo, pestate come una bistecca di manzo, violentate, maltrattate, vituperate, le quali però quando il poliziotto gli chiede di denunciare l’uomo di merda, loro dicono, che poverino dopo tutto lo fa per amore, perché è stato trattato male al lavoro, che la colpa è anche loro, che non sono state abbastanza accorte, abbastanza sottomesse, lo hanno provocato, ecc…, che di fronte ad un amore così grande cosa sarà mai una retina staccata, un radio frantumato e 8000 euro di dentista. Ecco certi italiani sono come queste donne  che proprio non riescono a rinunciare al loro uomo/carnefice all’illusione di essere amate da colui che considerano “un grande uomo” . Così molti elettori si comportano con “lo statista”, rinnovandogli all’infinito la fiducia anche di fronte all’evidenza del danno che questa scelta comporta. Costoro probabilmente sono gli stessi che pensano che le stigmate di padre Pio erano vere, che se fissi il sole di Medjugorje non ti fotti la retina ma vedi la madonna, che B è un perseguitato.  Dopo che il nano solista della politica ha fatto in più di 20 anni, solo i comodi suoi fottendosene del fatto che il suo agire in questi anni  ha squalificato l’Italia ai livelli del Kazakistan portandoci fuori dall’area delle nazioni moderne. il suo agire ha aumentato il divario tra i ricchi (come lui) ed i poveri (come me), ha fatto e fa in modo (non è colpa di Monti è sua), che l’Italia fosse l’unico paese a non uscire dalla recessione .Dopo tutto questo ci sono ancora milioni di italiani che dopo averlo preso nel culo a ripetizione, sono disposti ancora a votare per la prosecuzione della sodomia, possiamo infuriarci con giornalisti, anzi pronisti che lo servono, possiamo anche avere gli occhi iniettati di sangue per le amazzoni, le pitonesse, le pucchiacchere di mare e Violante, ma alla fine, finché ci sarà questa enorme materia oscura, questa massa indistinta, indecifrabile di coglioni, questo coriaceo popolo bue delle libertà, c’è poco da fare, il nano dai capelli tatuati continuerà a ricattare quella parte di Italia onesta e questo paese non uscirà più dalla crisi, sia quella economica che morale. Possiamo solo sperare nel fatto che il soggetto ha quasi 80 anni.

 

Ogni azione politica deve tenere conto del momento storico

Alias: non si estrae un dente con lascesso.

Perché i radicali sono cosi ansiosi di volere fare un bel regalone al cainano con il loro referendum sulla giustizia? I radicali sono stati come ho già scritto in passato propedeutici all’ammodernamento del paese, ma da quando c’è B, anche loro sembrano avere perso il senso delle cose. Una riforma sulla giustizia pur non essendo a mio avviso la priorità del momento, è comunque necessaria, sopratutto per quanto riguarda la velocizzazione dei processi, l’informatizzazione delle procure, ecc, per quanto riguarda la separazione delle carriere e la responsabilità dei giudici , sospendo il giudizio. Anche se il fatto che queste due ultime cose siano volute fortemente dal corto playboy nazionale mi fanno fortemente dubitare che siano da fare. I ogni caso, cazzo!? Ma proprio ora? Possibile che chi vuole la riforma della giustizia non comprenda che non è questo il momento di attuarla, ci sono in circolazione troppi loschi figuri che hanno ancora  troppo potere, hanno il potere di condizionare le scelte a favore loro, non del bene comune.Mettiamo che siete abbastanza folli di chiedere con la faccia gonfia come un canotto ad un dentista di estrarvi un dente mentre avete in corso un ascesso,  a meno che non sia uno stronzo certificato, vi dirà di prendere gli antibiotici e di tornare quando sarà passata l’infiammazione.

Carissimi radicali bisogna aspettare che passi l’infiammazione prima di agire, bisogna a spettare che passi l’egonano prima di toccare certe leggi, bisogna assolutamente aspettare che passi B prima anche solo di avvicinarsi alla costituzione.

Non si portano le pecore al pascolo sapendo che ci sono i lupi pideelloti, anzi forzaitalioti in giro per le lande. (Sono in vena di metafore).