Finalmente

Finalmente, almeno un po’ mi devo ricredere su quello che ho sempre definito il popolo bue. Gli elettori italiani si sono risvegliati dal coma profondo nel quale li aveva calati il berlusconismo, questo significa che c’� ancora speranza, al di l� di tutte le analisi sul voto che poi verranno fatte. Effettivamente nemmeno io mi aspettavo un successo così, anzi ho pensato che dopo la vincita al ballottaggio sopratutto a Milano i soliti slogan leghisti avrebbero fatto presa sui vecchi paurosi elettori della città, la solita paura dello zingaro, dello straniero, dei comunisti, ecc. Questa volta ha vinto l’intelligenza e non l’ignoranza, a vinto il ragionamento non la fede cieca nei rozzi leader della destra, ha vinto il progetto e la voglia di cambiamento contro la reazione, sopratutto da quello che ho visto hanno vinto i giovani (intesi non solo anagraficamente) contro i vecchi. Ha vinto la rete, il web, la comunicazione orizzontale e la modernità, contro la vecchia comunicazione televisiva padronale imposta dall’alto.
A questo punto la sinistra non faccia stronzate, non faccia scelte idiote e masochistiche di cercare al centro, sono convinto cheègiusto tentare di includere anche il centro per battere il berlusconismo, ma Casini, Fini, Rutelli, ecc. devono smettere di porre veti e non devono pensare di ricattare facendo l’ago della bilancia. Il centro o si allea a sinistra, che sarebbe per lui la cosa migliore o se preferisci tornare a destra lo faccia, se preferisce per finta coerenza tornare a sostenere questa destra ed affondare con essa, lo faccia ma lo faccia subito. Una volta tanto che sia il centrosinistra a dettare il passo.
Il leader maximo ha giù detto che nemmeno dopo questa batosta farò un passo indietro, quindi sta a noi italiani cacciarlo a calci in culo in un modo o nell’altro, non bisogna permettergli di fare altre leggi a suo uso e consumo.
Prima il nano dittatore va via prima l’Italia può tornare a crescere. Da ieri si vede la luce in fondo al tunnel bisogna scavalcare B. e raggiungere l’uscita, ora che c’� l’opportunità politica di farlo, finalmente!

Caro Pisapia tieni la guardia alta

Caro Pisapia non abbassare la guardia, non fare il madornale errore di pensare di avercela fatta, nonècosi. Nonècosì sopratutto se la lega incomincia a smuovere la pancia del suo elettorato a favore della Moratti, usando keywords come: ‘moschea’, ‘case a i rom’, ‘gli stranieri sono più bisognosi’, ‘aiutiamo chi ha tanti figli’. Queste sono le parole chiave che i leghisti proprio non digeriscono e potrebbero mobilitarsi in massa. Dirò di più non solo i leghisti hanno una qualche razione a queste parole ma anche chi come me ha solo un figlio (al momento sono anche disoccupato) e si vede passare avanti da chi a mio avviso ha avuto solo la spregiudicatezza di fare tanti figli senza averne le condizioni adatte. Io non ho mai e non voterei mai partiti come la lega e il pdl, però sono anche un ateo anticlericale che ha piene le palle di questa vecchia mentalità cattolica che la prole sia un valore in se. In una Italia, anzi in un mondo che rischia di implodere con il peso delle masse trovo idiota premiare atteggiamenti di proliferazione. Trovo idiota sostenere che gli italiani fanno pochi figli, magari come dicono a destra: solo per contrastare il ‘prolifico islam’, invece devono essere loro a mio avviso a farne meno, non noi a farne di più. Questo tipo di tendenza andrebbe contrastata con i mezzi della politica e della cultura, bisogna che ci convinciamo che la prole nonèun valore in se, ma loèla qualità della vita di tutti.
Io purtroppo non voto a Milano, nel mio comune ho votato ovviamente a sinistra, in un sistema proporzionale voterei però 5 stelle perchè mi comunicano una modernità ed un progetto politicoèdi sviluppo dettato dalla logica e non da ideologie o peggio ancora dalla fede. Se abitassi a Milano ovviamente voterei Pisapia anche per comunicare a Berlusconi e al berlusconismo che sono come dice Grillo: oramai morti anche se non se ne sono accorti, anche se potrebbero ancora vincere a Milano sono comunque un esperienza finita e sopratutto fallimentare per la nazione.

Il trucco si sta svelando?

Che le assopite menti dell’italico popolo bue si stiano pian piano ridestando? Forse stanno uscendo dall’anestesia del berlusconismo? Speriamo che sia un trend e non solo protesta, speriamo che veramente gli italiani incomincino ad accorgersi che il reènudo, speriamo che capiscano quello che le persone di intelligenza minima hanno ormai capito da tempo, ovvero Che Silvioèun trucco.

Detto in altro modo

Aggiungo a quello scritto prima.

Siamo alle solite tutto ciùèdeterminato dal fatto che B. ha ancora tanto, troppo potere, con buona pace dei sondaggi e della retorica della sobrietà. Chi comanda in questo paeseèsempre lo stesso. Il governo dei professoriècontinuamente sotto il ricatto del governo dei bocciati, di quelli che hanno portato alla rovina il paese. Il problemaèche la sinistra che dovrebbe difendere le fasce deboli, questo potere di ricatto non lo ha, un po’ per la legge dei numeri, in quanto il pdlèmaggioritario, un po’ anche per mancanza di vero coraggio. Monti sa che il cainano non esiterebbe a farlo cadere se la cosa ritornasse utile per B. e i suoi interessi, sa anche che Bersani questo non lo farebbe visto che il PD ha rinunciato a vittoria sicura in favore di una politica di risanamento.
Forse era meglio andare a elezioni.

Sono contento che finalmente abbiamo un governo decente e alla fine la manovra la reputo necessaria, potrebbe anche rimanere così come �, ma il puntoèche manca tutta la parte di equità. Doveèfinito il: “facciamo pagare a chi non paga mai”, il “che non paghino i solito noti”.
Io mi sento deluso per la mancanza del contributo dei ricchi, degli evasori, di chi specula con la borsa e non ha mai lavorato veramente. Perchè per esempio non prelevare dalla finanza per investire nelle aziende. Lasciare i soldi ai ricchi non aiuta la ripresa, se non si inizia a redistribuire quello che si in questi anni aggregato in inproduttive isole di ricchezza, possiamo scordarci la ripresa e io rimarrò disoccupato avendo perso il lavoro mesi f�.