A piedi per una firma la camminata di Graziano Marcelli contro la disoccupazione over 40

A piedi per una firma la camminata di Graziano Marcelli contro la disoccupazione over 40

Disoccupazione degli over 40 una tragedia spesso ignorata dai media

 

Gli aiuti ai disoccupati siano essi giovani o vecchi come me, (di fatto disoccupato da 6 anni) esistono in tutti i paesi detti civili.

Se invece di dare mance elettorali a chi comunque un reddito già lo ha, i politici come Renzi si fossero impegnati per modificare le attualmente inutili agenzia del lavoro in qualcosa di efficace che aiuti veramente chi ha difficoltà a trovare un lavoro e non a trovarlo a quei soggetti che per le loro competenze e titoli un impiego se lo trovano senza problemi anche da soli, senza il bisogno di intermediari prezzolati. La proposta di legge di Graziano esiste nei paesi più civili del mondo, quasi in tutta Europa e sicuramente in Australia dove il sussidio è giustamente subordinato al non rifiutare più di 2 o 3 offerte di lavoro. Sono convinto che dal momento in cui lo stato italiano inizi ad aiutare economicamente i disoccupati, come per magia inizino ad essere efficaci anche le agenzie pubbliche del il lavoro

Si parla molto di più della disoccupazione giovanile a dispetto di quella in età più matura, per il solo fatto che i primi elettoralmente hanno un peso maggiore.
Come ho scritto più volte in questo blog bisogna considerare sempre il fatto che con la dematerializzazione, la demonetizzazione e sopratutto le nuove tecnologie robotiche e l’intelligenza artificiale, il lavoro di 8 ore per tutti diventerà nei prossimi anni impraticabile, sta alla nostra classe dirigente immaginare una società con più tempo libero ed una migliore qualità della vita, o una società dove esisterà una nuova categoria di emarginati ed una eguale se non inferiore numericamente categoria di privilegiati, coloro che un lavoro ancora c’è l’hanno. Andremo verso una riduzione  per legge dell’orario di lavoro con un reddito minimo di inserimento o rimarrà lo status quo con le ovvie conseguenze?

I nostri ‘statisti’ produrranno l’utopia o la distopia? Forse il comunismo non è cosi anacronistico come si crede.

 


Autoguidovie Monza un furto continuato a spese degli studenti

Autoguidovie Monza multe agli studenti anche se provvisti di regolare abbonamento, un furto legalizzato

Lettera inviata a mi manda rai tre

Mia figlia che ha compiuto da poco 16 anni, andando a scuola a Monza dalla nostra abitazione a Cologno Monzese, ha già preso diverse multe, da Autoguidovie Monza, pur avendole io sempre rinnovato l’abbonamento puntualmente ogni mese per l’esattezza 39€ che per un padre disoccupato da 5 anni vanno ad aggiungersi ad altri piccoli problemi. L’abbonamento è misto ATM Milano e Autoguidovie Monza, ATM non ha mai creato problemi essendo dotata dei lettori di banda magnetica appositi, mentre per Autoguidovie mia figlia si deve portare appresso oltre alla tessera ATM anche la tessera Autoguidovie e la ricevuta del pagamento mensile che io puntualmente le stampo ogni inizio mese. E’ successo almeno 3 volte che ho per un ritardo nella ricezione mail della ricevuta di pagamento o perché mia figlia si dimentica una parte della ricevuta (sono 2 fogli) che prendesse la multa. Il punto è che i controllori non muniti di adeguato lettore di banda magnetica alla minima discrepanza danno multe e pur dimostrando il giorno seguente la regolarità dell’abbonamento abbiamo sempre comunque dovuto pagare almeno 15€, giustificate come: ‘costi d’ufficio’. Tra l’altro mia figlia questa mattina uscita da scuola è andata ai loro uffici per sistemare l’ennesima multa e si è trovata gli uffici chiusi con 10 minuti di anticipo.

So che questa dopo tutto è una cosa piccola e anche io nella mia vita ho subito soprusi ben più gravi , ma per come la vedo io la civiltà di un paese si valuta sopratutto da queste piccole cose, quando vedo i servizi giornalistici nei paesi del nord Europa dove si narra che gli studenti non pagano i mezzi, mi rendo conto che vivo in un paese che forse non merita nemmeno di stare in Europa, se un disoccupato, oltre a pagare 39€ mensili per quello che dovrebbe essere un diritto allo studio, deve anche pagare queste periodiche tangentine e poi ritrovarsi un sito http://monzabrianza.autoguidovie.it/ falso come questo. Perchè queste aziende non vengono in qualche modo costrette a dotarsi nel 2016 dei corretti strumenti tecnologici.

Cordiali saluti

Su i Casamonica sono stati incolpati tutti, tranne il vero colpevole: il prete.

Su i Casamonica sono stati incolpati tutti, tranne il vero colpevole: il prete.

Sulla vicenda dei mafiosi o b. mafiosi, come i b. movies, pare che questi siano una mafia un po’ più light, molto show e pochi shoots. In ogni caso sempre di delinquenti si tratta e come al solito nel nostro bel paese di merda si subito aperta la caccia al responsabile ultimo, il sindaco, il comune, il prefetto, Renzi, il vaticano, la cia, mojojojo e via di seguito.
Il vero colpevole è sempre stato li davanti (per quanto gli individui prima citato di colpe ne hanno tanto), ed è udite udite: il maggiordomo della parocchia, ovvero il prete. Perchè i preti non si devono mai prendere le loro responsabilità? perchè si possono trincereare sempre dietro il dovere cristiano? Non era dovere cristiano concedere i funerali a Welby, un vero credente. Questi preti che continuano a comunicare, a sposare, a benedire mafiosi anche ben più efferati dei Casamonica, perchè questi non devono mai rispondere delle lore scelte e di scelte si tratta, scelta arbitraria è stata quella di concedere i funerali a Casamonica e non concenderli a Welbi che ne aveva senz’altro più diritto, quantomeno una parrocchia così grande, cosi centrale e così in vista, se il suddettto prete si fosse rifiutato sarebbero stati costretti ad una parrocchia periferica, quindi a meno visibilità, quindi il fatto no sarebbe nato.
Il papa è stato chiaro non ha detto ai mafiosi, come il suo predecessore: ‘convertitvi’, ha proprio detto: ‘siete scomunicati’, forse i preti di parrocchia sono un po’ duri d’orecchie.

Odio le religioni ma se Dio esistesse potrebbe mai essere il Dio di questi?

Odio le religioni ma se Dio esistesse potrebbe mai essere il Dio di questi?

Odio tutti i religiosi, ovviamente proporzionalmente al loro fanatismo, perché.
Perché quando sento tuonare il nome di Dio (in qualsiasi lingua), vedo poi le strade riempirsi di sangue.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo poi le donne stuprate in suo nome.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo la gente con la sola colpa di vedere quello stesso Dio in abiti diversi, seppellita viva.
Quando sento Tuonare il nome di Dio vedo grattacieli sbriciolarsi seppellendo speranze e sogni di una pace forse più facile senza Dio stesso.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo la voglia di conoscenza umiliata, la scienza torturata perché si conformi all’idea del dio degli stolti.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo abitanti espropriati delle loro case perché quella è la terra promessa da Dio.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo un brutto presidente scatenare guerre per arricchire pochi amici suoi ed aggiungere sofferenza alla disperazione.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo quattro bambine yazide piangere la loro disperazione e non riesco nemmeno ad immaginarmi la loro doloroso storia.
Quando sento tuonare il nome di Dio, vedo gli imbecilli imbracciare il mitra, mi chiedo se costoro si immaginino il giorno che non tuonerà più la parola di Dio ma lo stesso Dio solo per disintegrarli nella loro meschina idiota fede coperta dallo sterco delle loro azioni.
Non sono credente ma mi piacerebbe essere smentito dalle saette di un Dio veramente tale, scagliate contro la feccia del pianeta.

Senza lavoro alle persone mature non c’è presente

Senza lavoro alle persone mature non c’è presente

Essendo disoccupato da oramai quasi 4 anni ed avendo compiuto da poco i 55 anni, amarezza, paura, rabbia e voglia di ribellarsi sono i sentimenti più frequenti che si alternano nella mia mente. La cosa fa ancora più incazzare quando prendi coscienza che è il pregiudizio e il solito modo di fare italiano che mi impedisce di trovare un impiego. Pur avendo delle competenze in un ambito che soffre meno la crisi di altri, quello che mi penalizza è questo pensiero unico giovanilista, questo rottamismo renziano, come ho già scritto è questa idea di considerare disoccupato un quindicenne che mi manda in bestia. Sono perfettamente d’accordo sull’importanza di adottare strategie per dare lavoro ai giovani, ma penso sia più grave ed urgente la disoccupazione delle persone non più giovani, le quali non hanno sbocchi professionali all’estero come i giovani e spesso vivono situazioni molto più drammatiche, anche se il bacino di voti è senz’altro minore.

Voglio per questo riportare un articolo di di Giuseppe Zaffarano Presidente Associazione Lavoro Over 40

Senza lavoro alle persone mature non c’è presente

 

Il mercato libero dell’energia è una truffa

L’Italia è l’unico paese dove le liberalizzazioni producono un effetto paradosso, ovvero esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere il loro scopo. In questo paese Il mercato libero dell’energia è una truffa. Anziché produrre una maggiore concorrenza, alla quale normalmente segue una riduzione dei costi per gli utenti a fronte di un migliore servizio, succede esattamente il contrario aumentano i costi e il servizio che con il mercato chiuso era forse mediocre con il mercato libero diventa una merda. Lo scrivo perché è successo  me, ero un utente ENI per il gas e ENEL per l’energia elettrica, da qui in seguito alla visita di un funzionario commerciale passai al mercato libero convergendo in un unico operatore sia per gas che elettricità, se non ricordo male era ENI gas e luce. Prima ancora di pagare una bolletta con il nuovo sistema un giorno si presentano qui in 3 rappresentanti (pessimo modo di ridurre i costi), erano di GDF Suez, non potevo sapere che questi vendevano la merda ai costi dell’oro. Purtroppo aderii all’offerta sia per elettricità che gas, ammaliato dalle loro lusinghe, mi parlarono di sconti, di riduzioni, di personalizzazioni, ecc.

Tutte stronzate alla fine mi sono trovato a pagare quasi il doppio di quello che pagavo prima, con anche tutta una serie di difficoltà, fatture che dovevano essere interpretate da un analista, chiarezza prossima allo zero.

Tutt’oggi ho aperto un contenzioso con costoro in seguito ad una bolletta eccessivamente fuori dalla reale lettura del gas che mi dissero di non onorare, che me ne avrebbero mandata una con il consumo reale, invece ancora oggi risulto moroso di 700 € e ho forti dubbi che veramente questi soldi  sono dovuti, anche perché dal giorno che non sono più loro cliente non ho più accesso alle mie bollette elettroniche.

Alla fine per un anno di energia in una casa di 65 mq ho pagato 3000€, quando prima ne pagavo poco più della metà, inoltre senza la tranquilla certezza che il calcolo sia comunque giusto anche se i prezzi alti.

L’Italia vorrebbe un economia liberista, ma io penso che con l’attitudine dell’imprenditoria italiana alla truffa, al volere arricchirsi eccessivamente e senza avere un  prodotto che sia realmente di valore e innovativo, alla tendenza a rendere le cose contorte e complicate, difficili da capire anche per chi ha delle buone competenze, penso che un paese dove  uno dei suoi rappresentanti di maggior peso politico dopo avere frodato il fisco si rifiuti di rispettare la legge ed anzi con la sua potenza di fuoco mediatica ed economica si contrapponga a questa ed alla costituzione, un paese dove si fa finta di cambiare, (come appunto le liberalizzazioni fasulle) per non cambiare nulla anzi, per arricchire i soliti furbetti, ecco penso proprio che in un paese così altro che economia liberista, l’unica attuabile è l’economia socialista.

Finalmente qualcuno che ha le idee chiare sulla disoccupazione “giovanile”.

Voglio segnalare un articolo molto interessante, sul fatto di prendere in considerazione solo la disoccupazione giovanile e non (amio avviso molto più grave) quella degli ultra  50enni.

 La disoccupazione non ha età

Una analisi precisa e veritiera, io ho appunto 53 anni, sono disoccupato da 2, pur avendo delle competenze come sviluppatore web e programmatore. In diversi colloqui me lo hanno detto in faccia: “con le tue competenze, se4 avessi 25/30 anni ti assumeremmo”. Un’idea potrebbe essere per esempio quella di estendere gli stage anche alle persone non più giovani, spesso come nel mio caso basterebbe un periodo di pochi mesi per aggiustare le proprie competenze alle esigenze più specifiche della azienda. Sono arrivato al punto di offrirmi anche gratis per un certo periodo, ma niente da fare. La verità è che i grossi imprenditori italiani assieme ai politici parlano di flessibilità, di rinnovarsi professionalmente, di non essere choosy, ma loro sono tutt’altro che flessibili, aperti al cambiamento e disponibili. La classe dirigente italiana fa schifo, è costituita da persone rigide, ignoranti, obsolete e attaccate con denti e unghie ai lori privilegi. Con questi imprenditori e questi politici si può solo sprofondare.

Ma veramente vogliamo considerare disoccupato un quindicenne?

Si continua a parlare di disoccupazione giovanile, che ok c’è ed è un grosso problema. nessuno lo può negare. Io però non sono giovane ho 53 anni e sono disoccupato da due, fatta eccezione per qualche lavoretto da casa come web designer, web developer, non ho praticamente entrate e tra qualche mese quando finiranno gli ultimi risparmi sarò alla disperazione totale. In passato possiamo dire fino all’anno 2000, non potevo nemmeno immaginare una situazione economica come quella attuale.
La cosa che mi fa incazzare è sentire la frase: “il problema dei giovani disoccupati dai 24 ai 15 anni”, come si può dire una stronzata simile, ma non esiste la scuola dell’obbligo? Poi come si può pensare che sia grave non avere un’occupazione a 15 anni  quando ci sono ultra cinquantenni come me, con un minore a carico, una compagna disoccupata, ecc. Se penso a quando avevo 15 anni ma anche 19, 20, a quei tempi non me ne fregava un cazzo di avere un lavoro, che per altro avevo, anzi trovare subito un lavoro dopo la scuola fu con il senno di poi un limite, non un vantaggio, avrei potuto sperimentare strade diverse o cercare di studiare ancora, invece mi accomodai sull’impiego ‘sicuro’ a tempo indeterminato. Cambiai tantissimi posti di lavoro, pur rimanendo nello stesso settore, fino al momento che le mie competenze sono diventate obsolete. A quel punto mi riformai in gran parte da autodidatta ma anche con qualche corso, nella direzione dell’IT, dapprima in ambito grafico, fotografico digitale poi direttamente studiando alcuni linguaggi di programmazione e di sviluppo web.

Il punto è che le aziende un 53enne non lo vogliono, a meno che non sia un ingegnere super competente, un programmatore senior con una vastissima esperienza.
Quel geni della Fornero disse che i giovani non devono essere ‘choosy’ a mio avviso nemmeno i vecchi non devono esserlo e infatti io non ho mai incontrato un’entità choosy ne vecchia ne giovane, probabilmente i choosies sono tutti nella famiglia della Fornero. Come si può volere considerare un grosso  problema la disoccupazione di un teenagers e non menzionare quella di un adulto dai 40 anni in su, mi viene da pensare che sia strumentale a prendere voti. E’ molto più grave un cinquantenne disoccupato che un ventenne, anche perché un padre sosterrà sempre il figlio anche economicamente, non è detto che succeda che un figlio di 20 anni sostenga economicamente i genitori e non sarebbe comunque giusto e nemmeno etico.

Un giovane poi premesso che andare a lavorare a 15 anni sarebbe una colossale stronzata, a meno che appunto non siano disoccupati ambedue i genitori, a 15, 16 ma anche 20 anni, si studia si progetta, si viaggia e magari si cerca lavoro all’estero, anche che deve fare ritirare i figli dall’università nell’ottica di ritornare in questo assurdo paese in un secondo tempo, magari quando questa ridicola classe dirigente sarà morta e sepolta.

Se potessi farlo me ne andrei io, a 53 anni via da questo obsoleto paese, per cercare lavoro, chissà magari in Australia, purtroppo oltre ai problemi propri dell’età c’è anche il fatto che nessuna nazione straniera vuole farsi carico di persone che tra qualche anno sarebbero vecchie con tutto ciò che comporterebbe per sanità e spesa pubblica.
Ci sarebbero modi e idee per aiutare le persone non più giovani a trovare un lavoro, perché per esempio non si estende la forma dello stage o qualcosa di simile anche per le persone sopra i 35 anni, sopratutto per chi come me ha già delle competenze specifiche ma avrebbe bisogno di un periodo di apprendistato per aggiustare un po’ il tiro, quindi non un tempo particolarmente lungo per diventare totalmente produttivo esattamente come un giovane, magari meglio di un giovane.
Specie in ambito informatico pur avendo delle buone competenze, difficilmente una persona avrebbe esattamente le competenze che servono in quel preciso momento, a quella precisa azienda, per cui, perché non dare la possibilità alle persone della mia età di rientrare nel mondo del lavoro con la giusta impostazione professionale, senza che questo onere ricada completamente sull’azienda, oltre ai disoccupati questa tipologia di ‘stage’ potrebbe essere estesa anche agli esodati e cassaintegrati..

Se questa barzelletta chiamato ‘governo delle larghe intese’ io aggiungerei ‘inutili’, la smettesse di produrre quel fastidioso rumore di fondo che serve solo a loro per rimanere a galla, quel rumore di fondo dal quale si scorgono le parole: ‘imu’,’presidenzialismo’, ‘giustizia’ e stronzate simili, come se a un padre e una madre  fregasse qualcosa dell’elezione diretta del presidente quando il giorno dopo gli scade il contratto a tempo determinato e magari devono dire ai figli che dovranno abbandonare gli studi universitari per mancanza di soldi. Poi chi cazzo lo vuole questo presidenzialismo!? Sempre lui sempre il solito, il ricattatore  cronico e quegli altri che si dicono di sinistra solo per mantenere la loro cadrega di merda gli vanno dietro. Ma veramente poi vogliamo lasciare il compito di modificare la costituzione a questa gente?

Il solito paese di merda!!!!!!!!!!!!!!1