Non abbassare la guardia

Finalmente sembra che con queste ultime elezioni regionali, gli italiani, o almeno una parte di questi si siano svegliati dal torpore. Nonostante l�informazione mutilata di questi ultimi anni, una fetta considerevole della popolazione sièresa conto di cosa in sostanza questo governo stia facendo, dei danni che ha fatto e di quelli che sta per fare, dei rischi concreti di un collasso dell’economia italiana, oltre ovviamente ad assurde leggi fatte solo per favorire gli amici degli amici, oltre alla politica estera di totale subordinazione agli U.S.A. oltre a tutto il resto che non voglio ri-elencare qui
Certo sarei stato più contento se anche la Lombardia e il Veneto fosse passata alla sinistra, visto che io vivo appunto in Lombardia, ma purtroppo qui la Legaètroppo forte di conseguenza anche la casa delle libertà.
Mi viene però da dire alla sinistra di non abbassare la guardia, perchè può succedere ancora di tutto. Sopratutto perchè bisogna tenere presente una cosa: che il voto alla lega e a forza italia nonèun voto ai programmi, nonènemmeno un voto alle ideologie, nonèin poche parole un voto razionale, sopratutto quando si tratta di elezioni politiche.
Per quanto riguarda la lega, i suoi elettori votano per una identità, una identità se vogliamo virtuale comeèquella della padania ma pur sempre un identità, poco importa se i politici della lega sono dei dilettanti incapaci, importante per il leghista ruspante sono gli slogan, le cravatte e fazzoletti verdi (che tanto mi ricordano le camice brune di Rudolf Hesse), i dialetti del nord e sopratutto il loro leader Bossi, che anche seèl�uomo più incoerente del paese (basta andare a sentire tutte le sue affermazioni su Berlusconi prima di farci un governo assieme)èper loro l’emblema della sincerità e spontaneità, perchè cosi sièdeciso che sia. Molti cittadini del nord spesso di un basso livello culturale hanno trovato nella lega la loro identità una loro illusoria importanza politica, hanno trovato dei politici che si definiscono anti-politici per cui come loro, che parlano lo stesso linguaggio (spesso nel loro stesso dialetto) che si capiscono al volo e (come ho scritto in un precedente articolo) tendono a semplificare. Ora che hanno trovato questa identità questo senso di appartenenza sarò difficile che si mettano in tasca i verdi fazzoletti dopo essersi soffiati il naso e tornino nell’anonimato.
Per quanto riguarda chi vota forza Italia, sono sicuro che si sia votato per un sogno, il sogno di essere tutti imprenditori, il sogno di quei giovani che saltano e ballano alle riunioni di network marketing, il potere pensare che basti pensare positivo per avere successo, che basti l’auto-motivazione e l’auto-stima per scalare le montagne del successo. Di autostima il nostro presidente del consiglio ne ha veramente tanta direi troppa.
Questo sogno in parte sièdisintegrato sugli scogli della realtà dei fatti, ma stiamo attenti a che nessuno si assopisca di nuovo e riprenda a sognare e si sa che mentre si sogna anche le cose più assurde sembrano normali.