5 stelle, tornate all’opposizione

L’unica soluzione è mollare Salvini prima che sia troppo tardi.

Dopo parecchio tempo, torno a scrivere sul mio blog, con una breve riflessione sulle ultime elezioni europee.
Non ho votato 5 stelle ma ho votato per “Europa verde”, voto più in linea con la tendenza di voto europea che non italiana.
Perché non ho più votato per il movimento? Perché mi sono stancato di vedere il movimento fagogitato un pezzo alla volta da Salvini, mi sono rotto di questo continuo ed inesorabile spostamento a destra di Di Maio, ho visto una trasformazione degna di Zelig da quando questo ha sottoscritto il contratto con la lega. Perché io torni a votare 5 stelle, bisognerebbe che il movimento facesse cadere questo governo per tornare ad una severa opposizione ed alle origini del movimento, con i valori del movimento che non sono certo gli stessi valori della lega.
Sono sicuro che come me, tanti altri la pensano nello stesso modo. Il movimento dovrebbe ascoltare il pensiero di Marco Travaglio il quale consiglia al movimento di sfruttare la prima occasione utile per non cedere alle pressioni di Salvini e fare cadere il governo su un’istanza dove il movimento non può assolutamente cedere, in quanto troppo snaturante dello stesso, per poi passare all’opposizione.
In questo modo a Salvini rimarrebbe solo da dimostrare le sue reali capacità politiche e di governo, cosa della quale non lo ritengo all’altezza, sono sicuro che il re dei selfie alla prova dei fatti svelerebbe la sua reale natura di paccaro, quando non basteranno più i soliti slogan, i soliti selfie, i soliti post, quando il solito Salvini non basterà più agli italiani, quando il leader leghista sarà valutato sui fatti concreti, li cadrà l’asino.
Se su 10 provvedimenti 9 sono attualmente targati 5 stelle ma la gente ha la percezione che faccia tutto Salvini, vuole dire che c’è appunto un problema di percezione e comunicazione, ma nonostante il popolo bue italiano, non vuole dire che l’inganno possa funzionare per sempre.
Quindi mollare la Lega e tornare all’opposizione, in questo modo da un movimento fortemente ridimensionato potrebbe rinascere un movimento più coerente, efficace e pragmatico, insomma una vera nuova classe politica magari con un leader un po’meno ingessato e con più Charme di Di Maio. L’alternativa ad una simile mossa sarebbe l’abbandono definitivo di quegli elettori che come me hanno voluto per il momento mandare solo un messaggio, a seguire il continuo, lento ma inesorabile dissolversi dei 5 stelle.