La strategia dello spazio vuoto e il corona virus

La strategia dello spazio vuoto è quel comportamento che porta soggetti sconosciuti, con poco seguito e totalmente incompententi ad acquisire posizioni di visibilità in particolari momenti di crisi, come guerre ‘lampo’, attentati ed presunte pandemie. Mi viene da fare questo parallelo: negli anni 80 e 90 e diciamo fino all’entrata in politica di Berlusconi, la maggior parte degli intellettuali, giornalisti, filosofi, opinionisti, ecc. erano tutti di sinistra, si sa che spesso a destra quando si sente la parola cultura: ‘la mano corre alla pistola’. Quindi fare carriera come giornalista, intellettuale, opinionista, ecc. di sinistra voleva dire affrontare una grande concorrenza, ragione per cui con lo sdoganamento di certe idee destrose ad opera del ex nano di Arcore, molti di questi si sono buttati a destra, appuntto uno spazio vuoto molto più facile da riempire. Lo stesso meccanismo a mio avviso sta riproponendosi con il corona virus, i ricercatori seri e sobri, sono la maggioranza e sono anche piuttosto silenti in quanto il tempo lo usano per risolvere il problema, quindi si è creato un grande spazio vuoto per quelli meno seri, tutt’altro che sobri e che non hanno un cazzo da fare, ecco il perchè del proliferare di centinaia di sedicenti esperti virologi spesso mai visti prima passare per tutte le trasmissioni televisive, social, tutti gli ambiti dove sfogare il proprio narcisismo e allarmare più gente possibile, si sa la paura è odiens.