La verità si cattura con il grandangolo, non con il teleobiettivo.

La verità si cattura con il grandangolo, non con il teleobiettivo, con il grandangolo mentale oltre che ottico, va bene l’angolo stretto dell’emozionale teleobiettivo in quanto anche le emozioni sono informazioni, informazioni che vanno ad attivare la parte più umana, ma che ad un certo punto deve subentrare un altro paradigma, quello più pragmatico dei fatti, dei numeri, delle posizioni e della geografia. L’angolo di visione va ad un certo punto allargato passando dall’angolo stretto del teleobiettivo al grandangolo sia in senso strettamente ottico che psicologico e paradigmatico.

Va aggiunto che la visione grandangolare non si deve limitare allo spazio ma dovrebbe estendersi al tempo, quindi alla storia, solo in questo modo si può catturare la realtà, o meglio un qualcosa che si avvicini il più possibile alla verità.

Un mio vecchio insegnante di prospettica e semantica al Cesare Correnti (in un’altra era) riferendosi a come si sarebbe dovuto comportare un fotografo eticamente non schierato, faceva l’esempio di una manifestazione di piazza dove se il fotografo di destra si sarebbe posto dietro la polizia, fotografando i manifestanti urlanti che lanciavano oggetti verso la polizia ed il fotografo di sinistra si sarebbe posto dalla parte dei manifestanti fotografando le facce aggressive dei poliziotti con scudi e manganelli, in maniera neutra il fotografo ‘giusto’ si sarebbe dovuto porre nel mezzo, allargando il campo appunto con il grandangolo tenendo nella stessa fotografia sia i poliziotti che i manifestanti.

E’ quindi logico che nell’attuale conflitto valgono di più foto è video satellitari fredde e distanti che non le foto sul campo con la loro carica emozionale e spesso anche artistica.

Sono le foto dei satelliti che ci dicono semplicemente che Putin ha invaso l’Ucraina e tutto il resto sono solo dettagli.

Quando le cose vanno male i dittatori come Putin incolpano i loro generali.

Tutti i dittatori se la prendono con i loro generali quando le cose vanno male, lo faceva Hitler e Stalin, quest’ultimo addirittura li eliminò poco prima dell’invasione nazista per poi ritrovarsi senza vertici militari efficaci. Non so per quale strano meccanismo la gente è portata a pensare che i dittatori siano dei grandi strateghi, sono l’esatto contrario. Sono piccoli uomini con grande ferocia, grande ambizione ed empatia prossima allo zero, che per un fatto fortuito riescono ad accedere al potere.

Nel caso di Putin per esempio la cosa che l’ho ha fatto accedere alla presidenza è la sua fedeltà verso un suo superiore, atteggiamento notato da Elstin che aveva appunto bisogno di qualcuno che le garantisse l’immunità a lui e la sua famiglia, avendo rubato tutto quello che poteva rubare. Putin non è un genio, come tutti i dittatori è solo abbastanza furbo senza freni etici.