Ivan Poetry

Ivan Molinari

Il Testimone del Mondo

raccolta di poesie

Dedicato a tutte quelle persone che non si lasciano manipolare dai poteri forti e che combattono per la propria libertà, cercando in ogni aspetto della vita a distinguersi dalla massa. Una speciale dedica va alla mia amica Chiara, la quale mia ha aiutato nella stesura dell’introduzione e che mi ha dato le informazioni per la pubblicazione della raccolta e su come strutturarla, ai miei due cari amici Simone ed Eric, i quali mi hanno sempre dato la voglia di continuare a combattere, anche nei momenti di sconforto ed aiutato nel momento del bisogno, alla mia famiglia, ma soprattutto a mio fratello Nicholas, il fuoco della mia anima. Grazie di cuore.

Introduzione

Le seguenti poesie che ho scritto sono state suddivise seguendo due differenti punti di vista: quello filosofico e quello di protesta sociale. Attraverso le poesie filosofiche esprimo la mia sfiducia e il mio interesse nei diversi aspetti della natura umana e soprattutto le mie personali opinioni riguardo ai più oscuri misteri della vita e dell’universo. Queste poesie sono di carattere personale e hanno una sfumatura più introspettiva: alcune di esse possono essere di difficile interpretazione, mentre altre sono state scritte con un’ottica pessimistica più esplicita. Il filo conduttore è per l’appunto il pessimismo poiché credo che sia un’arma di lucidità mentale contro coloro che vorrebbero farci credere che il mondo sia migliore di quanto non lo sia veramente.

Le poesie di protesta sociale, invece sono argomentate dalla rabbia e dalla frustrazione verso la società e verso le sue iniquità, soprattutto dal sentimento di isolamento sociale dell’anticonformista, una specie di manifesto degli “outsider”, dei quali credo io faccia parte. Personalmente non mi sento vittima dell’isolamento sociale, ma sento nel profondo del mio cuore di non appartenere a questa società ingiusta (razzismo, egoismo, corruzione morale, immoralità, ipocrisia, falsità, guerre, religione, alienazione, conformismo, consumismo ecc). Oltre ad esprimere la mia rabbia verso la società e descrivere le sue storture e deviazioni, ho anche “denunciato” riguardo agli Illuminati e al loro immenso potere (starà a voi se credere o meno alle mie parole, ma cercate di essere liberi nella scelta, quello a cui gli Illuminati contano di più è l’ostinata negazione di quelle persone che, pur essendo state messe al corrente con prove inconfutabili degli Illuminati e delle loro macchinazioni, negano la verità a causa della manipolazione sociale che le ha rese cieche).

Tutte le mie poesie descrivono miei stati d’animo e mie opinioni, quindi potrete sicuramente non essere d’accordo su alcuni punti di discussione oppure ritrovare voi stessi in alcune di esse. Esse rappresentano l’insieme dei miei principi morali, quindi sono state e sono parte integrante della mia vita. Non sono state scritte con un intento puramente ludico o superficiale, dato che fondamentalmente non credo che la poesia sia solo una forma d’arte estetica, ma con un intento contenutistico, perchè secondo me essa rappresenta una forma di elevazione spirituale attraverso la quale si esprimono i propri sentimenti e le osservazioni sulle svariate finestre del mondo che ci circonda.

Quindi vi affido il compito di leggerle in questa ottica, inoltre vi chiedo di lasciarvi provocare, inteso nel senso positivo del termine, e portarvi a un confronto meditativo e introspettivo.

Anticipato questo vi auguro una:

Buona lettura!

1. (tema sociale)

Lingue di fuoco

Al dominar delle lingue di fuoco,

ribellar nessuno osò.

2. (tema filosofico)

Oscurità bianca

La luce,

non è nient’altro,

che oscurità,

dipinta di bianco.

3. (tema filosofico)

Eterno nulla

Dentro non vi è più un cuore,

florido simbolo di vita,

oramai svanito,

nelle ali del passato,

ma solo polvere,

cioè l’eterno nulla.

4. (tema filosofico)

Nessuna redenzione

(No redemption)

Nessuna redenzione,

nessuna salvezza,

niente lo salverà da sé stesso.

5. (tema filosofico)

Morte spirituale

(Spiritual Demise)

Tu parli di vita,

parli di qualcosa di caotico,

qualcosa intriso del sangue di noi uomini,

che cola freddo nelle mie mani,

ma ti sbagli,

dentro morto lo sei già,

e non c’è niente che puoi fare,

per salvare,

l’ultimo granello di vita,

che ancor ti rimane.

6. (tema filosofico)

Esistenza

(Existence)

Nato nella bara,

morto nella culla.

7. (tema filosofico)

La Natura e l’uomo

(Nature and man)

La Natura vive senza l’uomo,

ma l’uomo non può vivere senza la Natura.

8. (tema filosofico)

Vivere nella menzogna

(Live a lie)

Vivere nella menzogna,

indossare maschere pirandelliane,

significa soffocare l’anima,

contaminarla,

di un tal umano veleno,

da renderla corrotta.

9. (tema sociale)

L’illusione

(Illusion)

Libertà:

una parola,

un’ideale,

un’illusione.

10. (tema filosofico)

Tal vacua vita

(This vacuous life)

Vivere per cosa,

se non si hanno ideali.

11. (tema filosofico)

Attraverso la vita e la morte

(Through life and death)

Degno la morte in pace con l’io,

infame la vita nel vacuo oblio,

passata la soglia dei dolori vivi,

angelo pallido e ossuto, aspetto che arrivi.

Attraverso la vita e la morte,

e oltre le loro infinite porte,

vedendo il confine che si allontana,

la speranza lentamente diventa vana.

12. (tema filosofico)

Volando nei campi di grano

(Fliyng in the cornfield)

Mi accarezzano il viso,

mi cullano,

come quando ero bambino,

tra loro volerò,

come l’aquila reale,

e volerò,

volerò libero,

nei campi di grano.

Romperò le catene,

che mi tengono prigioniero,

e volerò,

finche non mi sentirò libero,

volerò tra le nuvole,

volerò libero.

13. (tema filosofico)

Il ventre dell’oscuro

(Womb of the dark)

Lasciati abbracciare,

nel ventre dell’oscuro.

14. (tema filosofico)

Addio

(Farewell)

E’ tempo di andar via,

di oltrepassare la porta.

Addio,

addio a tutti.

15. (tema sociale)

In principio

(At the beginning)

La nascita del fanciullo,

il predestinato fra tutti,

cullato dal grembo della sua stessa vita,

è stato l’inizio della fine,

di tutto ciò che germoglia.

16. (tema sociale)

Il testimone

(The witness)

Le mani vorrebbero accecare gli occhi,

ricolmi di lacrime rosso sangue,

ma la coscienza dice di no,

quindi alzerò lo sguardo,

e guarderò l’orrore compiersi.

17. (tema sociale)

Il nostro dolore è il loro profitto

(Our pain is their gain)

Una lacrima,

il dolore della morte,

sono mezzi per un fine,

mostrati nel teatro degli orrori,

un cuore infranto,

una risorsa da sfruttare,

il nostro dolore è il loro profitto,

strumentalizzato sui teleschermi,

messo alla gogna,

mortificato senza dignità.

18. (tema filosofico)

Respiro di vita

(Breath of life)

L’unico momento,

l’unico istante,

in cui respirai vita,

fu quando morì.

19. (tema sociale)

La terra degli uomini

(Land of the men)

Terra di uomini e di bestie,

di predatori e di prede,

di carnefici e di vittime,

di oppressori e di oppressi.

20. (tema filosofico)

Non è la morte

(It isn’t death)

Non è la morte,

a spaventar così tanto gli uomini,

da pregar per un insulso dio in cielo,

ma è la paura stessa della morte,

quel cupo sentimento di fine,

che accompagna tutti,

in un viaggio cosmico,

dalla nascita in grembo,

fino all’ultimo atto.

21. (tema sociale)

Rivoluzione è il mio nome

(Revolution is my name)

Se è per la libertà che dovrò morire,

se è per la libertà che dovrò combattere,

allora sarò orgoglioso,

nel vedere il sangue ribelle,

sgorgare dalle mie vene,

glorioso e trionfante,

come quando Cesare,

dalle vinte Gallie uscì.

22. (tema filosofico)

Campi Elisi

(Elysian fields)

Dai fiori i petali cadranno,

inesorabile discesa,

incantati saranno i Campi Elisi,

desolato rimarrà il resto.

23. (tema sociale)

Cuori in fiamme

(Hearts on fire)

Le fiamme dei nostri cuori,

mai spente saranno.

Il coraggio degli impavidi,

mai soffocato verrà.

L’alba ai nostri occhi risorgerà,

e di tal luce splenderà.

24. (tema filosofico)

La porta sconosciuta

(The unknown door)

Nel momento della morte,

alla soglia del destino imminente,

la porta sconosciuta,

si affaccia nel oscuro ignoto.

25. (tema filosofico)

Granelli di sabbia

(Grains of sand)

Attraverso l’immensità dell’infinito,

e oltre l’oscurità dell’ignoto,

siam i più piccoli,

i più insignificanti,

granelli di sabbia,

tra miliardi e miliardi,

di altri granelli.

26. (tema sociale)

L’ineluttabile errore

(The ineluctable error)

Condannati saranno,

a compiere il ciclico errore,

che li portò alla guerra,

che inondò il mondo di sangue,

traboccando fino in cielo,

e macchiando le nuvole di odio.

27. (tema sociale)

Le masse

(Masses)

Le masse,

le pecore cieche,

seguono il flusso del branco,

precipitando assieme,

nel burrone.

28. (tema sociale)

Cara tecnologia

(Dear technology)

Cara tecnologia,

ti abbiamo creata,

ti sei sviluppata,

ma tra non molto,

sarai tu a controllarci,

sarai tu a dominare il mondo.

29. (tema sociale)

Realtà futura

(Future reality)

Oggi, passività,

domani, schiavitù.

30. (tema filosofico)

Rintocco

(Toll)

Per chi suonerà la campana?

Tal rintocco lo udiremo da lontano,

e tutti lo udiranno,

giovani e vecchi,

ricchi e poveri,

lupi e agnelli.

31. (tema filosofico)

Ricordare per non dimenticare

(Remember not to forget)

Ancora dopo sette lunghe decadi,

quelle pagine lugubri riaffiorano,

fantasmi dal passato,

ci perseguitano fin oggi,

raccontano fatti e luoghi disumani,

vecchi incubi mai dimenticati,

orrori insensati,

storie di ordinaria brutalità,

e possiamo ancora ascoltare quei lamenti,

cristallizzati nello spazio e nel tempo,

nell’inferno dei Lager,

la banalità del male,

gli occhi spenti di quella scintilla,

come involucri vuoti,

niente per cui vivere,

e questa malvagità,

mai dovrà essere ripetuta.

Ricordiamo per non dimenticare,

perchè farlo sarebbe un crimine ancora più grande.

32. (tema sociale)

Lo straniero in terra straniera

(The stranger in strangeland)

Terra ostile è questa,

sconosciuta a me,

estranea ad ogni mio contatto.

Legame non c’è,

troppo diverso tal è il mio essere,

da sentirmi come un fantasma,

uno straniero in terra straniera.

Sento, provo,

sentimenti profondi,

e domando al Fato,

altri si abbandonano inconsciamente,

al materialismo delle cose,

alla vacuità della vanità.

E’ così che ci si sente,

ad essere liberi,

dalla falsa morale,

dall’ipocrisia della società,

ma è così che ci si sente,

ad essere diversi,

a sentire l’essenza crudele della realtà,

a toccarla nel profondo.

33. (tema sociale)

Il grande sonno

(The great sleep)

Un silenzio assordante,

quel grande sonno della mente,

che penetra dentro,

e scampo non lascia.

34. (tema sociale)

Locuste

(Locusts)

L’ottava piaga,

i raccolti annientati,

lo sciame,

una nera nuvola in movimento.

35. (tema filosofico)

Farfalle e uragani

(Butterflies and hurricanes)

Una leggiadra farfalla,

vola spensierata,

nello sferzare del vento,

e mentre le ali battono perpetue,

dall’altro capo del mondo,

si abbatte l’uragano,

e come le onde,

che si infrangono sugli scogli,

spazza via ogni cosa,

al suo passaggio.

36. (tema sociale)

Fame consumista

(Consumerist hunger)

Più si nutrono,

e più hanno fame.

37. (tema filosofico)

Dentro la bolla

(Inside the bubble)

Rinchiusi dentro una bolla,

in cui sembrano inviolati,

ogni problema,

ogni preoccupazione,

ogni afflizione,

come d’incanto svaniscono,

come se non fossero mai esistite.

E’ solo un muro d’illusione,

un esistenza ovattata,

38. (tema filosofico)

Un sollievo

(A relief)

Alcuni la chiamano punizione,

forse divina,

forse di natura karmica,

ma niente di questo è.

Essa è redenzione,

naturale liberazione,

un sollievo,

un addio alle armi.

39. (tema sociale)

Nel riflesso nello specchio

(In the reflection of the mirror)

Nel riflesso dello specchio,

vedo solo un mostro dalla faccia rispettabile.

40. (tema sociale)

Cambiamento

(Change)

Il vento del cambiamento,

se non ora, allora quando?

41. (tema filosofico)

Anticristo umano

(Human antichrist)

Il male è intrinseco,

è nella nostra natura,

come un germe dentro di noi,

che ci rende vittime di noi stessi,

ma anche carnefici di noi stessi,

inutile negarlo o sradicarlo,

questa radice malvagia è ben salda,

in quanto noi siamo anticristi umani.

42. (tema filosofico)

Arido

(Arid)

Arido,

una terra desolata,

terreni solcati da piaghe,

assenza di acqua,

venti desertici.

43. (tema filosofico)

La perfezione dell’imperfetto

(Perfection of the imperfect)

Anche i più grandi cadono,

essendo loro stessi uomini,

imperfetti nel corpo,

imperfetti nell’anima,

ma sono proprio le crepe,

a renderli forti,

ma allo stesso tempo fragili.

44. (tema filosofico)

L’inferno arde eterno

(Hell burns inside)

Tanti lo invocano,

tanti lo immaginano,

l’inferno,

l’abisso della perdizione,

ma nessuno sa cosa sia,

perché l’inferno arde dentro,

e arde eterno,

nel corpo senza anima.

45. (tema sociale)

Lunghe catene

(Long chains)

I Dogmi,

come lunghe catene,

imprigionano l’uomo,

fin da renderlo schiavo.

46. (tema filosofico)

Neanche una lacrima

(Not even a tear)

Non posso piangere,

neanche una lacrima versata,

non provo più niente,

amore o odio che siano,

il vuoto della mia anima.

47. (tema filosofico)

Radici

(Roots)

Radici,

recise alla base,

forbice crudele.

48. (tema sociale)

L’immagine dell’agonia

(Image of agony)

L’immagine,

impregnata di agonia.

Duemila anni di miseria,

di torture in suo nome.

Terre insanguinate,

terre morte.

Vedo i servi,

vedo burattini inconsapevoli.

In estasi sopra una croce,

incatenati all’estremità.

Marciano per la fede,

marciano tutti in fila.

49. (tema sociale)

Obbedienza

(Obbedience)

Infliggevano dolore,

fittizia scossa elettrica,

brandelli di coscienza riecheggiavano,

comportamenti esitanti,

nelle urla della cavia,

ma loro infliggevano ancora dolore,

l’Autorità ne era da padrona,

controllava ogni loro battito,

ogni loro mossa,

con sguardo torvo e voce squillante,

a dettar il flusso da seguire,

anche se fosse potuta incombere,

la fine della morale.

50. (tema filosofico)

Giaccio qui

(Here I lie)

Guardo la mia tomba,

“giace qui il compianto”,

così recita il breve epitaffio,

simbolo di come quello che chiamavo vita,

non significasse nulla.

Intorno alla lapide,

neanche un fiore,

tutto è arido e dimenticato,

tanto cosa mi importa,

Morte ha già raccolto la mia anima.

51. (tema sociale)

Io contro il Mondo

(I against the World)

Chi sei tu,

chi pensi di essere,

chi pretendi di rappresentare,

per criticarmi,

per giudicarmi,

in base a che cosa?

al mio stile di vita?

al mio modo d’essere?

e per questo sputi il tuo odio,

imbratti i muri con il tuo veleno,

corrode come l’acido,

ma ferisce come lame affilate,

infatti porto cicatrici di guerra,

in ogni parte del mio corpo,

come le mille schegge di una mina,

appena esplosa davanti al soldato senza paura,

ma io sono più forte dell’ignoranza,

ad essa non soccomberò.

52. (tema sociale)

Punto di non ritorno

(Point of no return)

L’abisso non è lontano,

il crollo definitivo è vicino,

creiamo il nostro inferno,

al punto di non ritorno.

53. (tema sociale)

Non-pensiero

(Not thought)

Il pensiero collettivo,

il pensiero della maggioranza,

praticamente è non-pensiero.

54. (tema sociale)

Il falò dei corpi bruciati

(Bonfire of burning bodies)

Un grande falò,

bruciava come l’inferno,

lo chiamavate il volere divino,

degli innocente sul rogo,

creduti figli del demonio,

grida inumane,

dalle bocche di morte.

55. (tema sociale)

Il culto del vacuo

(Cult of the empty)

Sogno americano?,

io parlerei di incubo americano,

di glorificazione della vita vacua,

immersa nella fama e nei soldi,

unico scopo di vita,

tanto da immolarsi,

e vender l’anima,

allo zio Sam.

56. (tema sociale)

Trappola per topi

(Mousetrap)

Compriamo beni che non ci servono,

li desideriamo, li vogliamo,

la pubblicità c’è lo suggerisce,

con soldi che non possediamo.

Strumenti inermi per il marketing,

meccanismo contorto,

consumo sfrenato,

una trappola per topi.

57. (tema filosofico)

Palloni di ego

(Balls of ego)

Il mondo sei tu,

sei l’unico e il solo,

cuore di pietra,

grande pallone di ego.

Gli altri non esistono,

i mai nati,

invisibili corpi in movimento,

sordi, ciechi e muti.

58. (tema sociale)

Governo ombra

(Shadow government)

E dall’ombra,

macchina cospirazioni,

nel silenzio indisturbato,

impero invisibile a occhio mortale,

una dittatura nascosta.

59. (tema sociale)

Sentirsi diversi

(Feel different)

Sentirsi diversi,

fuori dal gregge,

soli ma liberi,

liberi ma soli.

60. (tema sociale)

Il burattinaio psicosociale

(The psychosocial puppeteer)

Di te posso farti che un fantoccio,

un essere senza anima nè dignità,

il cui vivere è pura vacuità,

e il cui morire è solo una misera possibilità.

61. (tema filosofico)

Re del nulla

(King of nothing)

Se il tuo regno,

nulla vale e nulla conta,

allora sei il re del nulla.

62. (tema sociale)

La spirale del silenzio

(Silence spiral)

Il singolo davanti alla maggioranza,

un mattone tra un muro grigio,

impaurito dall’esilio involontario,

dettato dalla morale comune,

non vuole essere più solo,

non vuole più appartenere solo a se stesso,

allora viva l’omologazione,

e ringrazia la persuasione mediatica.

63. (tema filosofico)

Il dolore che provasti

(The pain you felt)

Dentro di te qualcosa non andava,

e lo hai sempre saputo,

non eri mai sereno,

le nere nuvole persistevano in cielo,

ma non riuscivi a decifrare,

il dolore che provasti,

sembrava qualcosa di sconosciuto per un ragazzo,

troppo giovane per provarlo,

ma la sofferenza non ha età.

Il dolore che provasti,

solo pochi altri testimoni,

e con sguardo tristemente consapevole,

puoi solo rassegnarti,

e attendere il tuo destino.

64. (tema sociale)

Indifferenza alla tragedia quotidiana

(Indiffence from daily tragedy)

Assopisce l’umanità,

quel cuore di pietra,

indifferenza pura,

assenza di empatia,

alla tragedia quotidiana,

dataci in pasto,

e indisturbata, passa

senza stupore,

o almeno un poco di compassione,

non gratta il cuore,

e rimbalza nel vuoto.

65. (tema sociale)

Grande e immenso cimitero

(Great and immense graveyard)

Campo sterminato,

grande quanto il mondo intero,

croci immense sovrastanti,

nelle terre insanguinate,

in fila,

in marcia,

gettano ombre,

mani di burattinaio.

66. (tema filosofico)

Buco nero

(Black hole)

Nessuno accanto a te,

troppo tardi per ricordare,

il passato fuggente,

diventato estraneo.

Quel buco nero,

non riesci a colmarlo,

profondo,

incavato nell’anima.

Quello che gli altri chiamavano vita,

che senso può avere?

la vita è caos,

la vita è dolore.

Vorresti farla finita,

così che il supplizio finisca,

e amerai la morte,

più di ogni altra cosa.

Avanti,

fallo! fallo! fallo!,

coraggio, non aver paura,

la via è vicina.

67. (tema sociale)

Triste visione moderna

(Sad modern vision)

Orde di zombie,

eserciti armati di ignoranza,

gratificazione istantanea,

un piede che calpesta la cultura.

68. (tema sociale)

Non ho mai detto addio

(I never said goodbye)

Non ho mai detto addio,

ai sogni di gloria,

ai mondi onirici,

ai residui di illusioni.

Il fango ricopre il mio futuro,

il nostro futuro,

il futuro di tutti.

69. (tema filosofico)

Domande esistenziali

(Existential questions)

Molti interrogativi,

oscuri misteri,

infinite domande senza risposta.

70. (tema sociale)

Certe bestie d’uomini

(Some beast of men)

Cosa spinge,

certe bestie d’uomini,

privi di alcuna umanità,

macchine di morte,

a spargere fiumi di sangue,

lo si deve al viaggio nella loro pazzia,

una casa macabra,

iniqua come il mondo che li circonda,

fabbrica di mostri.

71, (tema sociale)

La poetica della pazzia

(Poeatry of madness)

Un mondo di pazzi sani,

di sani pazzi.

72. (tema sociale)

Guerra profitto

(Profit war)

Una guerra,

una guerra per cosa?

per liberare i popoli?

per difendere la beneamata patria?

per una pace in vendita?

Quante lingue biforcute,

una guerra per un dio:

il Dio denaro.

73. (tema sociale)

La guerra gioco delle aquile armate

(The game war of the armed eagles)

Aquile trionfanti in volo,

armi come giocattoli,

guerre come passatempo,

la risposta a tutto.

74. (tema filosofico)

La condizione umana

(The human condition)

La condizione umana,

in catene come bestie,

e come bestie mostriamo la ferocia,

il primitivo istinto animale,

la crudeltà innata.

75. (tema filosofico)

Fatum

(Fate)

Vivere vivendo morto,

morire morendo vivo.

76. (tema filosofico)

La profezia di Philip K. Dick

(The prophecy of Philip K. Dick)

In un futuro non troppo lontano,

realtà e illusione,

chi potrà riconoscerne la differenza?

77. (tema sociale)

Antisocial Network

Su freddi schermi,

cerchiamo il contatto,

un contatto umano,

limitato.

E più sarà così,

più ci chiuderemo,

un guscio vuoto,

nella nostra solitudine.

78. (tema sociale)

I numeri del regime

(Numbers of the regime)

Numeri,

come 0 o 1,

come numeri,

senza vita,

ben allineati.

79. (tema filosofico)

Vittime del sentimento non corrisposto

(Victims of the unrequited feeling)

Credere nell’amore,

credere nell’amicizia,

credere che sia corrisposto,

credere nella delusione.

80. (tema filosofico)

Sfiducia

(Distrust)

Sempre chiuso in me stesso,

sfiduciato da quello che vedo,

vedo la fine e non c’è luce,

il cielo oscuro,

sopra i miei occhi.

81. (tema sociale)

Epocalisse

(Epochalypse)

Il genocidio,

la morte di milioni,

la fame,

la povertà indotta,

l’indistruttibile circolo del potere.

82. (tema filosofico)

La mia oscurità

(My darkness)

Brezza funerea spira,

lungo il vento,

nel silenzio lugubre,

sento il respiro,

il cuore nero,

la mia oscurità.

83. (tema filosofico)

Solchi del tempo

(Time furrows)

Solchi nel mio viso,

solchi del mondo antico,

un passato dimenticato,

lontano come una stella in cielo.

84. (tema sociale)

E ingiustizia per tutti

(And injustice for all)

Quale giustizia,

quale pace a questo mondo,

lacerato dagli ingiusti,

nel fango e nella cenere.

tetro teatro per burattini.

85. (tema sociale)

Ingiustizia sociale

(Social Injustice)

Oscena ricchezza,

in opulenti mani,

grassi maiali.

Al resto,

reietti d’ogni genere,

non riman che la polvere.

86. (tema sociale)

Carcasse

(Carcasses)

Noi,

carcasse d’uomini,

carcasse vuote,

carcasse sole,

abbandonate alla deriva sociale,

abbandonate dalla casa di tutti.

87. (tema sociale)

I veri profeti

(The real prophets)

Forse non solo allucinazioni,

deliri paranoici,

come certun dicono,

ma tristi verità,

scioccanti verità,

a cui sono ignote,

per il mondo intero.

88. (tema filosofico)

Così impuro

(So impure)

Dai il potere al mortale,

e si sporcherà del fango,

così impuro,

nell’anima.

89. (tema filosofico)

Atlante

(Atlantis)

E quel fardello che mi debbo portar,

e tal macigno grande come una montagna,

da mattone in mattone,

di mio inquieto pensiero.

90.(tema sociale)

Il complotto della paura

(Consfearacy)

L’America è stata attaccata,

non da Al Quaeda,

non da Bin Laden,

ma da un gruppo di tiranni,

nascosti nelle verdi aule del potere.

L’11 Settembre è una bugia,

un grande inganno globale,

un operazione di false flag,

un eccidio manovrato dall’interno,

e pur di sottomettere le masse,

con la politica della paura,

per distruggere le ultime porte della libertà,

affinchè tutti possano sentirsi protetti e schiavi,

2974 tra uomini, donne e bambini dovettero morire,

danni collaterali lasciati al loro destino,

campagne di disinformazione e bugie,

solo per coprire la verità.

Quando il cielo iniziò a cadere,

quando i grassi maiali complottarono,

distrussero,

calpestarono la dignità dell’uomo.

Non vi è più una democrazia,

non esiste.

91. (tema filosofico)

Prigione senza mura

(Prison without walls)

Seduti davanti alla verità sfuggente,

Morpheus, è vero quel che dici?

la mia vita,

la nostra vita,

il batter d’ali della farfalla,

lo scroscìo armonioso del fiume,

la risata spensierata del fanciullo,

la rotazione millesimale dell’ atomo,

sarebbero illusioni?

Tu dici, Morpheus,

dici che viviamo incatenati,

in una prigione senza mura,

senza sbarre,

senza odori,

per la nostra mente,

dici che l’uomo è schiavo di quello che ha creato,

che ogni cosa è frutto immateriale,

fasullo, artificioso:

Ecco la nostra nuova desertica realtà.

92. (tema filosofico)

La magia della pioggia

(Magic of the rain)

E le gocce cadono sulla pelle,

mischiandosi col sudore,

un mare quasi bianco,

la sabbia bagnata,

come morbida argilla al tocco di mano,

il cielo grigio,

lo sferzare del vento,

il moto perpetuo delle onde,

la magia della pioggia.

93. (tema sociale)

I fili della schiavitù

(The thread of slavery)

Terrificante il grande ragno,

terrificante sono i fili,

tessuti per imprigionare le prede,

impotenti e indifese tra gabbie invisibili,

pronti ad essere ingurgitati.

94. (tema sociale)

L’essere informe

(The shapeless being)

Grigio e anonimo,

l’essere informe,

il vacuo,

l’insignificante.

Svaniscono gli istinti,

evapora la vitalità,

senza personalità,

come essere già estinti.

95. (tema sociale)

Svegliatevi, non siete liberi

(Wake up, you are not free)

Svegliatevi, non siete liberi,

siete schiavi di un grande potere occulto,

e lo siete senza neanche sapere di esserlo,

una dittatura del pensiero,

macchinata in decenni di inganni,

e chi è al vertice di questa impero da tiranni,

rimane nascosto nell’ombra,

a tirar le fila.

96. (tema filosofico)

Voglio crederci

(I want to believe)

Essi esistono,

vivono tra noi,

dall’alba della civiltà,

vivono nell’oscuro ed inesplorato cosmo,

dentro di noi,

essi vivono,

e voglio crederci.

97. (tema sociale)

La verità è là fuori

(The truth is out there)

Non sarà oscurata ancora,

non potrete più nasconderla nell’oblio,

non potrete più seppellirla sotto cumuli di bugie.

Anni e anni di insabbiamenti non sono bastati,

è venuta a galla,

infrangendo le vostre cospirazioni.

98. (tema filosofico)

Noi umani

(We humans)

Come malattie sul mondo,

empi nel profondo,

non meritiamo la redenzione,

tutti i semi della distruzione.

Devastiamo,

uccidiamo,

in nome del progresso,

da evoluzione a totale regresso,

il sangue nelle nostre mani,

la caduta di noi umani.

99. (tema sociale)

Acqua nel deserto

(Water in the desert)

Qualche granello di sensibilità,

al giorno d’oggi,

nell’indifferente mondo,

è acqua nel deserto.

100. (tema filosofico)

Dio non era in Polonia

(God wasn’t in Poland)

Dio non era in Polonia,

non era immerso nel fango e nel sangue,

macchiando la candida neve d’inverno,

Dio non era in Polonia,

non era entrato nei cancelli infernali di Auschitwz,

accanto a pile di corpi alte come montagne,

non ascoltava le preghiere degli agnelli,

Dio non c’era nei scintillanti campi di morte,

a dar sguardo al male dei mali,

ma lasciò accadere l’orrore più grande della storia,

guardò tutto e tacque,

come il più silenzioso dei codardi.

Ora ditemi,

come potrei credere in questo sadico Dio?

come potrei alzare le mani al cielo e pregare?

come potrei invocare la gloria a questo vigliacco?

101. (tema sociale)

Non sono schiavo di un dio che non esiste

(I’m not a slave to a god that doesn’t exist)

Che Dio crudele,

capriccioso, sadico,

un Dio che lascia i suoi ciechi fedeli,

li abbandona nell’orrore perpetuo del mondo,

li obbliga a credere ad una sola divina bugia.

Non avrai altro dio al di fuori di me,

ecco, il grande dogma,

il sonno della ragione,

il credo della bugia annunciata,

vivere cullato dalle catene arrugginite della schiavitù.

Dov’è la vostra tanto predicata libertà?

stolti timorosi davanti a Dio,

al vostro dio capriccioso,

sadico disegnatore di destini.

Non sono schiavo di un dio che non esiste.

102. (tema sociale)

La limitatezza della visione ideologica

(Narrowness of the ideological vision)

Non conosco un mondo semplice e chiaro,

una visione del tutto come la vostra,

so che là fuori è il caos,

verità sepolte da bugie,

cospirazioni che nemmeno immaginate,

quel cumulo di ceneri fumanti che è il mondo,

non è limitato ad una guerra tra classi,

tra opulenza e povertà,

ma c’è molto di più,

molto di più inquietante.

103. (tema sociale)

Il virus della fede

(Virus of faith)

Fumo nei nostri occhi,

infezione nei nostri corpi,

cancro nelle nostre anime,

104. (tema filosofico)

Il lato oscuro della mente

(The dark side of mind)

Sconosciuti sono i meandri della mente,

labirinti da oscuri paesaggi,

immensi campi di fili e ingranaggi,

nel regno della follia,

creata da noi stessi,

una prigione di infinita pazzia,

infiniti specchi riflettono infinite ombre,

tenebroso come l’universo sconosciuto,

il lato oscuro.

105. (tema sociale)

Schiavo nuovo mondo

(Slave new world)

Hanno bisogno di burattini,

senza personalità,

come dei manichini,

che pochezza di individualità.

Schiavi nella massa,

putridi e morti,

come una carcassa,

pedine nella mani dei poteri forti.

Caduti nell’abisso,

ed esso vi guarderà con torvo sguardo fisso,

insetti schiacciati nel momento del decadimento,

aspettando il totale annientamento.

106. (tema sociale)

Prepariamoci per la caduta

(Prepare ourself for the fall)

Prepariamoci per la caduta,

l’oppressore sarà l’oppresso,

lo schiavista sarà lo schiavo.

107. (tema sociale)

Gli anonimi

(The anonymous)

Anonimi volti,

voci della rivolta,

pronti alla rivoluzione,

non quella sporca di sangue,

macchiavellica, “giusta” e vana,

ma quella dell’autocoscienza.

108 (tema sociale)

Controstoria

(Counterstory)

Momenti cristallizzati nel tempo,

il passato sulle pagine bruciate,

guerre, rivoluzioni, massacri,

nel nome della libertà,

nel vero nome dell’avidità,

ma la Storia che conosco è diversa,

sotto coltri di cenere e polvere,

giace la verità che nessun uomo vorrebbe ascoltare:

la Storia è manipolata,

manipolata dalla grande mano invisibile,

la Storia è mistificata,

sfuggente e impercettibile,

rimodellata a piacimento come l’argilla,

e sempre si oscilla,

tra verità e menzogna,

i cercatori del puro alla gogna,

e i mistificatori scampano senza vergogna.

109. (tema sociale)

Negazione

(Negation)

Solo gli stolti,

accecati da una luce mistificatrice,

negano la verità,

nascondendola dietro un muro,

un muro fatto di menzogne,

pura disinformazione,

per una silenziosa cospirazione.

110. (tema sociale)

Monoliti di inumanità

(Monoliths of inumanity)

E’ pura arroganza,

caratteristica innata dell’essenza umana,

anteporre i profitti a Madre Natura,

meri interessi di potere,

la più malvagia forma di avidità di cuore,

di infamia verso la propria madre,

che ci allattò al suo seno selvaggio,

mentre noi accendemmo i primi fuochi della civiltà.

Alla maestosità della Natura,

delle savane,

degli oceani,

dei deserti,

delle foreste,

della flora e della fauna,

l’uomo preferisce monoliti di grigio cemento fumante,

monoliti di inumanità.

111. (tema sociale)

Uomini d’argilla

(Claymen)

Combattono le guerre del guadagno,

i mastini della falsa democrazia,

i soldati dell’imperialismo,

pronti a morire,

insanguinati,

sotto una bandiera ingiusta,

ipocrita,

ma loro,

carne da macello,

maiali di guerra,

mandati al massacro,

angeli caduti dal cielo rosso sangue,

loro credono alle bugie dei loro governi,

credono di combattere guerre giuste,

la grande bugia della guerra al terrorismo,

ma loro stessi sono terroristi,

macchine di morte al servizio dei potenti,

uomini mutati in bestie.

112. (tema sociale)

Figli di un dio senza valore

(Children of a worthless god)

I semi dell’odio cadono e germogliano,

infettano il corpo del fedele cieco,

cieco nella fede del dio senza valore,

la violenza si propaga come peste,

a macchia d’olio di sangue infedele,

millenni di guerre,

millenni di bugie,

millenni di caos,

guardate i figli del dio senza valore,

la crociata dei soldatini divini,

riecheggiano i versetti dei falsi profeti,

eruditi maestri della manipolazione,

predicatori ipocriti,

seminano terrore e inquinano le menti,

come il lupo che sorveglia il gregge,

e uccide i malati e i deboli,

cercano la salvezza dai peccati,

a mani giunte con gli occhi rivolti al cielo,

in segno di devozione,

ma non ci sarà nessuna risposta,

lassù non c’è nessuno a cui pregare.

113. (tema sociale)

La mia battaglia

(My battle)

La penna è il mio fucile,

l’inchiostro il sangue che verso,

la causa per cui combatto,

per mostrare i canti della decadenza,

le mie poesie il mio atto di protesta

la bandiera per cui sacrifico la vita,

la manifestazione del mio dissenso,

il mio pugno in aria,

a gridar il furor della ribellione,

nel mio cuore.

114. (tema filosofico)

Seme innato

(Innate seed)

Tutto è innato,

come se alla nostra comparsa,

fossimo già nati in grembo,

sotto il segno della violenza.

115. (tema sociale)

Nostra madre sta morendo

(Our mother’s dying)

Milioni di anni di evoluzione,

cancellati in due minuti di devastazione,

annerita è la fine diceva qualcuno,

ma annerita lo sarà se la fine avverrà.

116. (tema filosofico)

Il mondo mi ha tradito

(The world betrayed me)

Mio cuor tradito,

colpito e ferito,

traditor mai pentito.

La fiducia andata,

desolata e sconsolata,

nel lor cuor mai stata.

In questo mondo,

fidarsi o non fidarsi,

credere di amarsi e poi odiarsi,

domande che vengono dal profondo.

Nato nella fiducia,

illuso fui dall’illusa realtà,

rinato nella sfiducia,

e scoperta fu la verità.

117. (tema filosofico)

Il vuoto

(Void)

Non ha fine il vuoto dell’io,

il tutto del nulla,

il nulla del tutto,

buio e profondo abisso nero,

dove la luce non riflette la speranza,

e cenere e polvere rimangono,

nell’arido deserto genetico dell’anima,

dove ogni cosa inaridisce,

e per sempre sparisce.

118. (tema filosofico)

Io sono quello che scelgo di essere

(I am what I choose to be)

Io sono quello che scelgo di essere,

niente conformismo,

mai omologazione,

non nego quello che sono,

la mia scelta l’ho fatta,

ho scelto di combattere e subirne le conseguenze,

di cadere e rialzarmi,

e sarò sempre quello che ho scelto di essere,

non puoi cambiarmi a tuo piacimento,

non puoi modellarmi come l’argilla,

questa vita non varrebbe di essere vissuta,

se diventassi come la massa.

119. (tema filosofico)

L’origine

(The origin)

Come l’odio è la miccia,

la violenza è benzina che brucia.

120. (tema sociale)

Trucco politico

(Politricks)

Il politico che promette,

il bugiardo che mente,

la massa illusa dalla bugia,

l’arma è la demagogia.

121. (tema sociale)

Una società razzista

(A racist society)

Quando la discriminazione diventa istituzione,

si dice che la società,

sia sull’orlo dell’autodistruzione.

122. (tema filosofico)

La fine di tutti i sogni

(The end of all dreams)

Finchè sia possibile,

voliamo come angeli,

nel mondo onirico,

perchè al punto in cui non si potrà più,

sarà la fine di tutte le illusioni,

la fine di tutti i sogni,

frammenti residui di una realtà illusoria,

un castello di carte crolla,

e desolato il mondo che vedremmo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.