I nodi alla fine vengono al pettine

I nodi alla fine vengono al pettine, Lupi dichiara che lui  sarebbe disponibile a cedere il 50% delle quote Alitalia ad Air France, ma l’italianità? dove cazzo è finita? Si poteva vendere  la compagnia Italiana quando lo voleva fare Prodi con vantaggi dieci volte maggiori per l’Italia, invece no, a qui tempi bisognava cavalcare l’italianità, fortemente voluta dal nano nazional popolare. L’operazione le serviva per vendersi al suo popolo bue, come il salvatore della patria. Ora ne paghiamo le conseguenze a caro prezzo.

Le larghe intese che io chiamerei le vaste ammucchiate, si diceva che fossero l’unica strada percorribile al punto che i caprones del pd hanno affossato il loro vecchio leader Prodi hanno rinunciato all’altra strada possibile, ovvero eleggere Rodotà alla presidenza della repubblica prendendo finalmente la direzione che portava a liberarci dalla zavorra Berlusconi e dei suoi seguaci, i quali in questi anni sono stati utili e funzionali solo a se stessi e al loro padrone, invece i politici asini che mai più voterò del pd, preferirono, devo dire anche coadiuvati dalla scarsa intelligenza politica di Grillo, eleggere il presidente che più era funzionale al caimano nano, Napolitano. Ora anche qui i nodi vengono al pettine. Senza peraltro suscitare nessuna sorpresa, i pideolloti minacciano oggi di trascinare la nazione nel caos, invece di fare la cosa giusta per il paese ovvero: hara kiri di massa, (però quello con la katana che taglia la testa altrimenti andrebbero avanti a dire: “il nostro leader Silvio Berlusconi,il braccio armato della sinistra, magistratura politicizzata ……” con il ventre ancora sanguinante), no loro non fanno questo regalo, peraltro dovuto, agli italiani, no loro minacciano le dimissioni e se lo faranno lo faranno in modo da portare il vantaggio, (per quanto si possa) maggiore al loro caro leader, e il danno maggiore al resto del paese.
Berlusconi d’altra parte ha dimostrato di ragionare con la logica di un detto se non sbaglio Friulano, il quale recita: “meglio morto lui che un raffreddore io”.

La cosa più mostruosa è che il fatto che tutto ciò sarebbe successo alleandosi con il delinquente nazionale era chiaro a tutti, il fatto che lo “statista” avrebbe ribaltato il tavolo nel momento che non si sarebbero soddisfatti i suoi capricci lo sapevano tutti, lo sapevano persino quei rincoglioniti del partito democratico.

Letta sembra uno di quei superstiti di un disastroso incidente aereo, il quale sceso incolume dal velivolo, con le fiamme sullo sfondo gironzola confuso dicendo alle prime persone accorse in soccorso frasi senza senso, non del tutto consapevole dell’accaduto.