L’importanza dell’etica in questa epoca narcisistica

E’ mia opinione che l’etica sia ancora molto importante nella nostra società e che anche se può sembrare il contrario ci condiziona, sempre e comunque. Oggi sembrano essere considerati ‘vincenti’ coloro che in qualche modo riescono a scavalcare qualsiasi dettame etico per fare narcisisticamente tutto quello che serve per il loro successo personale, ma io penso che l’etica non sia solo una costruzione della società dettata dal bisogno di convivenza, ma che sia in qualche modo innata nelle nostre menti. Questo spiegherebbe il motivo per cui i reduci della seconda guerra mondiale, hanno vissuto molto meglio il ritorno a casa che non ad esempio i reduci del Vietnam. Questo perché la prima era una guerra eticamente sostenibile, la seconda no. I soldati della seconda guerra mondiale pur i molti casi avendo operato in modi che spesso potevano sembrare immorali di fronte allo svelarsi delle atrocità naziste, come i campi di concentramento rendettero retroattivamente ‘etica’ qualsiasi azione militare anche efferata, contro un nemico così indegno, ben altra cosa fu per il Vietnam che fu una guerra fatta per lo più per motivi geo politici, ma non c’era un entità del male come fu il nazismo.

Anche oggi che sembra imperare cinismo e narcisismo, pur l’etica condizionando meno le nostre azioni, condizione comunque la nostra percezione a posteriore di esse, attraverso il senso di colpa, come se l’etica perdesse il suo valore deterrente ma mantenesse in qualche modo quello punitivo.

Il suicidio di Tiziana veramente la colpa è dei social?

Vogliamo veramente dare la colpa ai social per la morte di Tiziana

O forse questi sono come ogni media solo uno strumento neutro, non sarà che la colpa del suicidio di Tiziana sia da imputare ad i suoi ‘amici’. E’ spesso pratica italiana quella di guardare il dito quando ti indicano la luna, quella di preoccuparsi della pagliuzza nell’occhio e non accorgersi dell’enorme palo nel culo.
E’ mia idea che la colpa non sia di Facebook ma del fatto che la ragazza aveva degli amici di merda e che purtroppo i nostri giovani sono estremamente superficiali, gli stessi giovani che non si accorgono che li stanno derubando del futuro, gli stessi giovani che non si accorgono che un loro coetaneo è stato ucciso in Egitto, come ho già scritto, a i miei tempi si  sarebbe bruciato il consolato Egiziano, reazione sbagliata ma comunque una reazione. Quando i politici parlano dell’ideologia come se fosse una parolaccia, non si rendono conto che è proprio la mancanza di questa a lasciare un vuoto nei giovani, spesso riempito di falsi valori come il narcisismo,  un’idea pornografica della sessualità, sopratutto un bisogno estremo di essere riconosciuti come persone in qualche modo famose, bisogno che spesso si traduce nella ricerca spasmodica di follower che fa riempire i social di contenuti che scioccano ma che non fanno pensare, Tutto ciò con la forte anestesia di un cinismo (questo si quasi ideologico) ed una completa assenza di empatia, condizioni che portano i giovani utenti a postare e lasciare postare contenuti anche pornografici nel web. Per poi spesso accorgersi in un secondo tempo che ‘famigerato’ non è uguale a ‘famoso’ e che essere riconoscibili non è un valore tout court, li nasce il corto circuito che porta anche al gesto estremo.

Ho l’impressione che gli addetti ai lavori: insegnanti, psicologi, psichiatri, sociologi, ecc stiano sottovalutando questo grosso cinismo e mancanza di empatia che porta delle ‘amiche’ (forse meglio definirle stronzette)  a video registrare la violenza operata da un albanese su di una loro compagna in stato di forte ubriachezza, invece di approntare una qualche difesa della ragazza, magari semplicemente chiamando un buttafuori visto che erano in discoteca.

Troppo facile dare la colpa al web, è come incolpare una mazza da baseball per essere stata usata per sfasciare una testa invece di colpire una palla.

L’intelligenza artificiale finirà con il sostituire anche i politici.

Molti lavoratori vengono in maniera crescente sostituiti dai robot, prima o poi toccherà anche ai politici, quello sarà un bel giorno.

forse si incomincerà a stare meglio e a redistribuire le ricchezze.

Io non sono nessuno ma ‘presa diretta’ la trasmissione di Iacona si, nella puntata del  5 settembre scorso l’argomenta era quello dei robot che sostituiscono gli uomini nel lavoro, un argomento che ho trattato più volte ed in particolare in questo articolo ‘In futuro il comunismo sarà inevitabile con l’avvento della robotica’ cosa che penso tutt’ora o almeno se non vogliamo arrivare a tanto, al comunismo per intenderci, bisognarobot politico (come molti economisti sostengono anche nel servizio) erogare a tutti un reddito di inserimento.
Io però penso che la cosa migliore per evitare invidie e disappunto di chi lavora verso che ha un reddito senza lavorare, sia quella di diminuire drasticamente l’orario di lavoro, in maniera progressiva a mano a mano che robots e algoritmi sostituiscono gli esseri umani, bisogna fare in modo che più gente possibile lavori, con leggi severissime sugli straordinari e sull’orario massimo lavorativo regole accompagnate da forti sanzioni deterrenti.

Quello che sta succedendo in questi anni è che la produzione aumenta vertiginosamente, ma la ricchezza aumenta solo per pochissime persone, generalmente li azionisti di alcune aziende quotate in borsa e chi ha un lavoro ancora oggi troppo complesso per le machine, ancora per poco, robots e computer non vanno a sostituire solo i lavori fisici ma anche quelli intellettuali, sono da tempo una realtà gli articoli stilati da intelligenze artificiali.

Se questo può sembrare sorprendente con le tecnologie informatiche a disposizione oggi, con i computer binari, non possiamo nemmeno immaginarci cosa succederà con la prossima generazione di computer basata sul qbit, ovvero i processori quantistici, non più limitati da i e 0 ma da 0 a n combinazioni, una potenza di calcolo che forse potrebbe fare emergere persino una forma di coscienza dalla sua incalcolabile complessità.

Ad un certo punto non solo, operai, giornalisti, dottori, chirurghi, poliziotti, ecc.. saranno sostituiti, ma verrà il turno anche delle professioni più esclusive, per esempio quelle della politica, forse a quel punto si introdurrà il reddito minimo per tutti.

Il futuro con i robot potrebbe essere un grosso vantaggio per tutto il genere umano se gestito con altruismo e logica, nel caso contrario potrebbe essere uno schifo di società dove i pochi ricchi saranno sempre più ricchi e i robot diventeranno un ulteriore strumento di repressione e controllo delle masse. Il futuro potrebbe essere un UTOPIA  o una DISTOPIA,  sta al popolo ed alla sua intelligenza non permettere che la tecnologia più evoluta del genere umano sia di pochi, CI DOBBIAMO RIBELLARE A QUESTA IDEA.

Autoguidovie Monza un furto continuato a spese degli studenti

Autoguidovie Monza multe agli studenti anche se provvisti di regolare abbonamento, un furto legalizzato

Lettera inviata a mi manda rai tre

Mia figlia che ha compiuto da poco 16 anni, andando a scuola a Monza dalla nostra abitazione a Cologno Monzese, ha già preso diverse multe, da Autoguidovie Monza, pur avendole io sempre rinnovato l’abbonamento puntualmente ogni mese per l’esattezza 39€ che per un padre disoccupato da 5 anni vanno ad aggiungersi ad altri piccoli problemi. L’abbonamento è misto ATM Milano e Autoguidovie Monza, ATM non ha mai creato problemi essendo dotata dei lettori di banda magnetica appositi, mentre per Autoguidovie mia figlia si deve portare appresso oltre alla tessera ATM anche la tessera Autoguidovie e la ricevuta del pagamento mensile che io puntualmente le stampo ogni inizio mese. E’ successo almeno 3 volte che ho per un ritardo nella ricezione mail della ricevuta di pagamento o perché mia figlia si dimentica una parte della ricevuta (sono 2 fogli) che prendesse la multa. Il punto è che i controllori non muniti di adeguato lettore di banda magnetica alla minima discrepanza danno multe e pur dimostrando il giorno seguente la regolarità dell’abbonamento abbiamo sempre comunque dovuto pagare almeno 15€, giustificate come: ‘costi d’ufficio’. Tra l’altro mia figlia questa mattina uscita da scuola è andata ai loro uffici per sistemare l’ennesima multa e si è trovata gli uffici chiusi con 10 minuti di anticipo.

So che questa dopo tutto è una cosa piccola e anche io nella mia vita ho subito soprusi ben più gravi , ma per come la vedo io la civiltà di un paese si valuta sopratutto da queste piccole cose, quando vedo i servizi giornalistici nei paesi del nord Europa dove si narra che gli studenti non pagano i mezzi, mi rendo conto che vivo in un paese che forse non merita nemmeno di stare in Europa, se un disoccupato, oltre a pagare 39€ mensili per quello che dovrebbe essere un diritto allo studio, deve anche pagare queste periodiche tangentine e poi ritrovarsi un sito http://monzabrianza.autoguidovie.it/ falso come questo. Perchè queste aziende non vengono in qualche modo costrette a dotarsi nel 2016 dei corretti strumenti tecnologici.

Cordiali saluti

Gli over 50 trovano lavoro?! Devo essere l’unico imbecille a non trovarlo

Per favore non scrivete che gli over 50 trovano lavoro più facilmente, specie se la cosa non è vera, per evitare che io e tanti altri nella mia posizione la sensazione di essere imbecilli, visto che siamo ultra cinquantenni che un impiego non riescono a trovarlo. Se la causa dell’aumento dell’occupazione è la legge Fornero che ha costretto gli over 50 a rimanere al lavoro e quindi a fare risultare questa categoria come maggiormente occupata, non si può certo parlare di lavoratori over 50 che hanno trovato un lavoro, ma di lavoratori che non se ne sono mai andati dal lavoro.

Per cortesia che i giornali la smettano di scrivere questi assurdi titoli, per due motivi, uno perché chi è a casa da tempo e non può a causa dell’età lasciare questo paese si sente doppiamente frustrato e due perché i politici che già non fanno un cazzo per questa categoria si sentono autorizzati a fare ancora meno.

Quando leggo i titoloni che recitano che grazie a gli over 50 la disoccupazione è diminuita, la mano mi corre alla pistola, visto che spesso da qualche recruiter onesto mi è stato detto che le mie competenze sarebbero spendibili se avessi non più di 30 – 35 anni. Anche per logica risulta assurdo che gli over 50 trovino più facilmente lavoro dei più giovani visto tutte le politiche e le costruzioni mentali a sfavore dei più anziani, che spesso vengono dipinti come persone non in grado di evolversi professionalmente, cosa non vera ma pregiudizio diffuso. Per non parlare del mio campo , lo sviluppo web e l’IT in generale dove essere giovani sembra essere una prerogativa imprescindibile come per una modella degli anni 80 essere anoressica, fra un po’ assumeranno solo i nativi digitali.

La stampa ha una grossa responsabilità, chi scrive deve pensarci bene prime di scrivere certe stronzate.