Gratteri una grande occasione mancata, che ci sia ancora una volta lo zampino del re?

Gratteri una grande occasione mancata, che ci sia ancora una volta lo zampino del re?

Sembrava proprio che Gratteri diventasse ministro della giustizia, poi quando Renzi si è avvicinato fisicamente a Napolitano la possibilità che questo accadesse si è come dissolta.

Qui sono efficaci le parole del film i Cento passi: “diciamolo una volta per tutte noi la mafia la vogliamo non perché ci fa paura ma perché ci piace, ci da sicurezza …………..”
Si perché Gratteri sarebbe stato veramente contro la mafia più forte del momento: la ndrangheta calabrese, avrebbe portato nella politica delle competenze decisive contro le organizzazioni mafiose, sarebbe stato pragmatico e non ideologico, con lui le quotazioni delle famiglie criminali sarebbero crollate brutalmente, un uomo che non ha paura di usare parole chiave come: ‘legalizzazione delle sostanze leggere’, ‘depenalizzazione dell’uso’, ecc.., di abbattere le proprietà immobiliari della mafia quando non si riesce a convertirle. Sarebbe in breve stato efficace, forse è proprio questo che ha spaventato il re d’Italia.

L’utopia del ‘no paper office’ e l’inutilità delle agenzie del lavoro.

L’utopia del ‘no paper office’ e l’inutilità delle agenzie del lavoro.
Pensavo di averla scampata,  pensavo che la paura ed il disagio di dovere scrivere con una penna righe e righe di parole, che con l’avvento della tecnologia informatica in atto da anni, questi timori si fossero definitivamente dissolti, che oramai nessuno mi avrebbe chiesto di scrivere niente più della mia firma, che nell’era di internet avrei solo compilato form on-line, precisi, efficaci, rapidi, puliti e ordinati. Gli stessi moduli che io programmo i quali inviano i dati ad un database o li salvano magicamente su di un file. Ho scoperto che quella mia riluttanza e difficoltà a scrivere in maniera comprensibile, si chiama disgrafia. Oggi si è molto attenti a queste cose ma quando ero giovane, quando andavo a scuola, non esistevano nemmeno le diagnosi e le strategie di compensazione per questi disturbi, allora io ero solo uno che scriveva male, pur avendo dei buoni contenuti ad esempio nei temi, avevo ed ho tuttora una grafia di merda.
Da ancora prima del computer avevo preso l’abitudine di scrivere a macchina, qualsiasi cosa che doveva essere poi fatta leggere a qualcuno. Con la diffusione del computer poi mi sono quasi dimenticato di avere questo problema, purtroppo però spesso proprio negli ambiti dove la tecnologia dovrebbe essere scontata, come per esempio le agenzie del lavoro, invece ancora oggi in questi uffici ti danno da compilare assurdi fogli di carta, le stesse agenzie che nelle loro mail scrivono: “please before you print this, consider the enviroment” O: “prima di stampare questa mail pensa all’ambiente”. Quando ti ritrovi nei loro uffici per un inutile primo colloquio che potresti benissimo fare con Skype, ti mettono in mano fogli da compilare con generiche, inutili e anacronistiche domande. Questi signori che vogliono farmi sentire vecchio e obsoleto, con i loro slogan e continui richiami alla modernità, al fatto che “ti devi tenere sempre aggiornati”, in realtà sono loro obsoleti e inutili, continuano a tenere uffici pieni di pile di carta, stampano mails quando non serve, ovvero sempre, ti fanno fare inutili chilometri in macchina o con i mezzi quando potrebbero usare collegamenti Skype almeno per i primi colloqui, come per altro mi è capitato di fare qualche azienda, dove è finito il “no paper office”.

Ecco un compito per Renzi (ammesso che riesca a durare qualche mese) Riformare o meglio eliminare del tutto queste agenzie per il lavoro, come sono strutturate invece che aiutarti a trovare un lavoro sono anzi una barriera con le vere realtà che forniscono il lavoro, le aziende.
Faceva barriera tra me e il lavoro il vecchio ufficio di collocamento statale, quando ero giovane e era per me facile trovare lavoro direttamente nelle aziende senza passare per la burocrazie. In modo diverso fanno barriera queste private oggi troppo in conflitto di interessi, troppo sbilanciate su gli impieghi a tempo determinato perché ovviamente permette loro di reiterare il guadagno, troppo giovanilistiche a discapito di chi ha più bisogno. Poi sopratutto sono troppe pur in un momento di flessione del mercato del lavoro, questo sarà indicativo di qualcosa, o no?

Sono ateo ma sospendo il giudizio sulla possibiltà che possa esistere un’anima.

Sono ateo ma sospendo il giudizio sulla possibiltà che possa esistere un’anima.
Sono ateo nel senso che la mia intelligenza mi impedisce di credere nelle storielle religiose, siano esse la Bibbia, il Corano, il Talmud, ecc. non credo in Dio anche se i miei passati condizionamenti me lo fanno scrivere ancora con la maiuscola. Mi sento però di dovere sospendere il giudizio quando si parla di anima, o meglio di coscienza che trascende il cervello. Ci sono seri studiosi come Penrose e Hameroff che hanno postulato teorie come la non località quantistica estesa dalle particelle subatomiche ai microtubuli del cervello. Ma se devo dire cosa mi ha veramente acceso l’interesse, è stata una esperienza indiretta di parecchi anni fa. In quell’occasione per puro caso mi trovai a fare il massaggio cardiaco ad un mio coetaneo che si era appena iniettato un overdose. Quando si riprese quello che mi raccontò mi scosse parecchio, lui era convinto che gli avessi salvato la vita e mi disse che dall’alto aveva visto me che facevo il massaggio cardiaco al suo corpo e il mio amico che gli tirava inutili schiaffi, non mi dilungo nei particolari ma furono diverse le cose che mi convinsero che qualcosa di strano comunque era successo. Poi ho sentito anche altri racconti e letto di altri e per quanto è mia abitudine dubitare sempre, le spiegazioni di alcuni dottori che parlano di endorfine, di visione a tunnel e altro non sono più credibili dell’immaginare che la coscienza sopravviva in qualche modo alla morte fisica, d’altra parte a volte basta leggere un libro di fisica o cosmologia per trovare idee e teorie altrettanto incredibili. Rimango comunque un agnostico in attesa di maggiori informazioni, non certo un credente.

Non si può dare ai poveri se prima non si toglie ai ricchi.

Non si può dare ai poveri se prima non si toglie ai ricchi.

Come ho sempre scritto in questo blog l’unica cosa da fare in questo paese sarebbe una potentissima patrimoniale che tolga 400 ,miliardi di euro come dice Barca da buttare gran parete nel cuneo fiscale del lavoro e una parte per creare un reddito minimo di inserimento. Il reddito minimo di inserimento per altro avrebbe un duplice effetto, uno quello di dare un minimo di sostentamento alle persone in difficoltà due le agenzie del lavoro sarebbero dallo stato pressate ad aiutare maggiormente i disoccupati a trovare lavoro, il fatto che il governo tiri fuori dei soldi spingerebbe lo stesso ad una maggiore efficienza nella legislazione sul lavoro.
Come per altro ho sempre scritto, a mio avviso l’unico articolo della costituzione che andrebbe cambiato è proprio il primo, la repubblica italiana non può più essere fondata sul lavoro, in quanto l’automazione di quest’ultimo non può più garantire occupazione per tutti, quantomeno non con gli attuali orari di lavoro. quindi come dice Grillo e quanto pare ora anche Renzi, sempre ammesso che non diano solo parole, ‘bisogna sostenere la persona non il posto di lavoro’

Il punto però rimane da dove recuperare i soldi e l’unico modo a mio avviso è prenderli dove sono ovvero dai ricchi. Sul punto l’ex zerbino del nano, Angelino Alfano ha già detto un secco no, allora mi sto chiedendo, se non stiamo ancora perdendo tempo a dietro a questi dilettanti.

come si potrà fare qualche cosa con questa maggioranza di merda.

La seconda legge della termodinamica regola tutto, anche la ricchezza dei popoli.

La seconda legge della termodinamica regola tutto, anche la ricchezza dei popoli.

Per come la vedo io il capitalismo è fallito almeno quanto è fallito il comunismo, ambedue paradigmi superati. Adam Smith sosteneva che non il  “laisser faire” (ammesso che lo scritto giusto),  ovvero il lasciare fare ai mercati avrebbe portato vantaggi a tutti, in quanto l’imprenditore lavorando per il proprio benessere automaticamente avrebbe contribuito al benessere collettivo. Questo modello poteva andare bene nella società di allora o meglio dell’area geografica presa in considerazione da Smith che non teneva conto del fatto che nel futuro chi allora era fuori dai giochi oggi ne sarebbe dentro.  Per come la vedo io, tutto, ma proprio tutto è soggetto alla 2° legge della termodinamica. Cosa vuol dire? Vuol dire che qualsiasi sistema probabilisticamente tende a passare da un stato ordinato ad uno meno ordinato. L’energia che si spende per ordinare un sistema ristretto, un area più piccola di quella globale, per esempio l’Europa inevitabilmente porta a creare maggior disordine al di fuori di questa area ovvero nell’area globale. In pratica l’affermazione: “Il benessere del primo mondo deriva dallo sfruttamento del terzo mondo”, (chi ha la mia età la sicuramente sentita in passato) è vera nella misura in cui il lavoro fatto per portare benessere, alias per abbassare il livello di entropia qui porta inevitabilmente un innalzamento dell’entropia nel resto di….

Oggi succede che molte più aree geografiche nel mondo cercano e lavorano per il benessere e nel tentativo di abbassare la loro entropia confliggono con gli altri. Oggi infatti le asimmetrie non sono più geografiche ma capita sempre di più di trovare i poveri vicino ai ricchi. La povertà e la ricchezza che prima erano prerogative di questa o quella nazione, oggi sono date da una molteplicità di fattori spesso direi poco decifrabili proprio per questo motivo, questo si dice appunto un alto livello di entropia, è tanta la confusione sotto il cielo. I paesi che erano comunisti ragionavano esattamente alle stesso modo di quelli capitalisti, ovvero utilizzavano tantissima energia per mettere le cose a posto a casa loro (dal loro punto di vista) senza preoccuparsi del resto del mondo. Il fatto è che allora l’economia non era globalizzata e il disordina come lo si voglia intendere rimaneva circoscritto. Il guaio è che l’economia si è globalizzata molto velocemente, mentre la politica è una tartaruga. La soluzione alle ingiustizie sociali può essere a mio avviso solo politica ma se quest’ultima non raggiunge lo stesso livello di globalizzazione dell’economia, andremmo verso una società sempre più ingiusta oserei dire addirittura verso una società distopica.

Ho spesso scritto di queste cose sul mio blog: www.webbidea.com  anche se non sono certo un esperto, cerco comunque di capire, avendo assunto da tempo un atteggiamento agnostico verso le ideologie, pur essendo stato in passato comunista.

 

Fare come l’Islanda salvare le persone non le banche.

Fare come l’Islanda salvare le persone non le banche.
Leggete questo articolo:
Sarà anche un’isoletta di 300.000 persone però..

Questo bisognerebbe fare anche in Italia, lasciare fallire banca e assicurazioni, lasciare che siano i ricchi a pagare la crisi da loro creata e contemporaneamente supportare le classi meno agiate. La finanza e i ricchi vogliono il liberismo quando devono incassare e vogliono l’assistenzialismo quando sono sono in crisi di valuta, è questo ibrido che ammazza l’economia reale. Bisogna che i governi incomincino a pensare alle persone anziché preoccuparsi troppo di banche e finanza. Tanto si visto che se si salvano le banche queste intascano i soldi e non aiutano la ripresa, anzi riprendono a speculare in finanza, come e peggio di prima.

Il problema è questa classe politica di merda non lo farà mai, Letta e tornato dalla questua agli sceicchi con le monetine e c’è la vuole vendere come “grande investimento”. Sti cazzi. Bisognerebbe invece fare proprio come in Islanda, non certo con questi al governo però.

L’informazione in Italia fa schifo, si è aperta la campagna del ‘daghela al grillino’.

L’informazione in Italia fa schifo, si è aperta la campagna del ‘daghela al grillino’.

In questi giorni si è visto un coro unanime di voci che attaccano il movimento 5 stelle, tutta la stampa, compresa quella di proprietà del nano frodatore fiscale, detto frodo u curtu, la stessa stampa che  ha colpevolmente assolto moralmente i Sallusti che applicavano metodi di smerdamento mafiosi contro i nemici del popolo (delle libertà).

I 5 stelle mancano di astuzia purtroppo così facendo danno fiato a questi pronisti legati a doppio filo con la vecchia politica, costoro sanno benissimo che  di conseguenza va a casa anche la casta dei giornalisti leccaculo.

Il movimento 5 stelle non si rende conto che si batte contro un monolite il monolite del vecchiume politico giornalistico lobbistico mafioso, se si rendessero conto adotterebbero una strategia diversa, per esempio sarebbero andati a vedere le carte di Renzi, come giustamente scriveva poco tempo fa Travaglio, del quale tutto si può dire tranne che sia contro i 5 stelle.

La mia paura è che la disinformazione penalizzi veramente il movimento, movimento che oramai anch’io sono convinto rimanga l’unico strumento che possa cambiare il destino di questo paese, mandando a casa la gentaglia che ci ha governato fino ad oggi e che come risultato ha prodotto solo ingiustizia sociale, ha fatto arricchire i già ricchi ed impoverire i già poveri.
Come ho sempre sostenuto anche in questo blog io non ho una grande fiducia in Grillo e ancora meno in Casaleggio, sono però convinto che i ragazzi, i cittadini  penta-stellati siano oramai l’unica e l’ultima possibilità per questo paese di diventare un paese moderno, un paese che non deve vergognarsi in Europa di essere un paese di corrotti, di magna magna, di nepotisti, che mandano avanti i loro i figli trota a discapito dei veri talenti. Ho sempre votato PD da quando il PD esiste, ma ora devo prendere atto che quando Grillo diceva che il partito che fu di Berlinguer faceva solo finta di fare opposizione all’avanzare del degrado berlusconiano, aveva pienamente ragione, per anni mi sono illuso ed ho sempre pensato che prima o poi il mio partito ci avrebbe liberato dallo strapotere arrogante di una destra padronale e becera, invece ora devo prendere atto che nel migliore dei casi i leader del PD mancano di intelligenza e strategia politica e nel peggiore sono colpevolmente complici del degrado politico, culturale e sopratutto economico del paese.Qualche giorno fa mi sono deciso, mi sono iscritto al movimento (ero già da tempo registrato al blog) e alle prossime elezioni voterò per M5S, succeda quel che succeda, anche se Grillo dovesse fallire, comunque con i politici attuali sono totalmente inutili.La classe dirigente attuale sia politica che non, sono la causa dei mali del paese e non sono certo loro nelle condizioni di fare uscire il paese dalla crisi totale in cui versa, è inoltre mia opinione che nemmeno hanno la volontà di farlo, anzi hanno tutto l’interesse a mantenere le cose come stanno, quindi se il M5S servisse anche solo a toglierci dalle palle l’attuale classe dirigente sarebbe comunque un enorme successo per questo disastrato paese.

Spero solo che il popolo bue italiano non si faccia ancora infinocchiare per l’ennesima volta dai richiami della sirena di Arcore, che non si faccia abbindolare dalla finta informazione, magari leggendo quel poco di stampa libera che c’è il questo paese, come per esempio: il fatto quotidiano,Quotidiano indipendente informandosi sulla rete ed infine accendendo il cervello prima di accedere al seggio.

Non voterò mai più PD l’avevo già deciso dopo la riesumazione di Napolitano in seguito alla bastardata fatta nei confronti di Prodi e anche di Rodotà, che avrebbe potuto scrivere una storia diversa. Infine la scelta di Renzi di resuscitare il delinquente ha solo consolidato la mia scelta.
Penso sia l’ultima occasione per questo paese di diventare un paese normalmente europeo e moderno.