Il popolo bue italiano colpisce ancora

Il popolo bue italiano colpisce ancora.

il nazional popolare popolo bue italico, non si è estinto anzi è sempre vivo è vegeto, è quello che cerca l’uomo forte al comando ed oggi lo ha trovato in Renzi, ieri in Berlusconi. E’ la stessa massa che in passato ha votato per il ‘più ……………… per tutti’ dell’uomo di Mediaset e che oggi vota per più 80 € per tutti, per tutti tranne che per quelli che ne hanno veramente bisogno come me, disoccupato senza nessun aiuto. Si potrebbe postulare che la massa di votanti si sia spostata a sinistra, ma non è così, come nella relatività in assenza di un terzo riferimento e  di un moto accelerato dire che gli elettori si muovono verso sinistra e dire che il pd si muove verso destra è simmetricamente vero in entrambi i casi.

Chi ha votato pd alle europee in realtà ha votato Renzi e non avrebbe mai votato Bersani per esempio, in realtà si tratta in grossa percentuale di gente che vota per ‘l’uomo forte’, concetto fortemente di destra, questi elettori non sono ideologicamente di sinistra e il giorno che il pd dovesse tornare ad essere un partito di sinistra con le istanze della sinistra, non lo voterebbero più.

Quando ho deciso di votare per il M5S, ho messo in conto il fatto che il movimento avrebbe potuto ottenere un cattivo risultato, questo perché un mio istinto innato mi ha sempre portato a comportarmi in maniera anticonformista, a percorrere sempre il senso opposto rispetto a quello degli italici pecoroni. Questa dinamica non mi ha mai portato dei vantaggi pratici, anzi…… ma come nella storiella della rana e dello scorpione: ‘questa è la mia natura’. Non si può andare contro la propria natura, non posso farlo io e forse non può farlo il popolo bue ormai non più Popolo Bue Delle Libertà.

Anche se una parte considerevole del popolo bue delle libertà al contrario di quello che dicono i nostri ‘attenti’ giornalisti non è scomparso, anzi è vivo e vegeto, se anche quì consideriamo il consenso del nano in maniera relativistica, nel senso che, in quale paese che non sia delle banane un ometto come l’egonano dopo tutto quello che ha combinato e non combinato, prenderebbe ancora il 16% dei consensi, a mio avviso, visto nell’ottica della realtà dei fatti, per che ha vissuto in questo paese (purtroppo) e non sul reef australiano, questo è un grosso risultato, per il quale non faccio i complimenti al nano dalle grandi orecchie ma rimprovero l’assurdo comportamento di quegli elettori che per diversi motivi che io identifico per lo più nell’ignoranza e nell’egoismo, che ancora non percepiscono il senso dell’assurdo e continuano a votare per Berlusconi.

L’idea di prodotto interno lordo è superata

L’idea di prodotto interno lordo è superata
Anche un idiota capirebbe che da una risorsa infinita quale é il nostro pianeta non si può ricavare energia e sostentamento in infinito.
Le persone dovrebbero incominciare ad informarsi, per poi fare pressione sulla politica perché studi nuovi paradigmi, nuovi modelli, i quali per logica possono solo essere antitetici al neo-liberismo.
Come ho già capito e scritto il secondo principio della termodinamica non ammette violazioni.

Ho deciso: voterò per M5S alle elezioni europee.

Ho deciso: voterò per M5S alle elezioni europee.

Come ho in precedenza scritto avevo deciso che non avrei mai più votato per il partito democratico, dopo la schifosissima manovra post elettorale, l’elezione del presidente della repubblica. Non posso considerare più il mio partito un partito che silura il suo più importante leader storico, ovvero Prodi e che immediatamente dopo si rifiuta di sostenere Rodotà, che per me è stato come disconoscere le proprie origini più nobili. L’inciucio con l’egonano puttaniere è poi per me stata veramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per B era il nemico assoluto, l’antitesi della mia ideologia più profonda, i 20 anni di berlusconismo sono stati per me anni di stupore e rabbia ed ingenuamente ho creduto che lo fossero anche per i politici del pd, ma non era così.
M5S
Renzi ha fatto la cosa peggiore che dal mio punto di vista poteva fare accordandosi con il pregiudicato, dopodiché si è inventato lo spot elettorale degli 80€, soldi che io non vedrò in quanto disoccupato, anche qui ingenuamente ho pensato che avrebbe aiutato prima quelle fasce di popolazione più disagiate e solo dopo chi comunque un reddito già lo ha, con questa ultima mossa aggiunta all’atteggiamento di Renzi, dei suoi ministri, sottosegretari e gregari vari, che ricordano tanto i vecchi pidelloti servi del nano il pd non è per me addirittura diventato la mia controparte politica, ragione per la quale da un’idea di astensione sono passato all’idea di votare contro tutto questo sistema di cose, quindi voterò M5S. Pur con tanti dubbi come in precedenza ho scritto, penso che ad oggi sia l’unica strada percorribile, votando per i 5 stelle e dove possibile partecipando a questo cambiamento.

 

I comportamenti che fanno dell’Italia un paese arretrato

I comportamenti che fanno dell’Italia un paese arretrato

Perché il nostro paese tra quelli in area euro, sembra, anzi è quello più disastrato. Più volte ho avuto la risposta dai semplici comportamenti degli italiani, nelle situazioni più disparate, sopratutto il costante rifiuto della nostra gente ad adottare le tecnologie informatiche e non. E’ devo prendere atto che non è un problema generazionale, anzi spesso sono proprio i giovani a evitare la semplificazione dei processi lavorativi, istituzionali, burocratici. Per fare un esempio il mio dottore di famiglia che non è giovanissimo, compila sempre le ricette con il computer e nella giusta modalità, in modo che io posso collegare la mia carta dei servizi al lettore e prenotare la prestazione specialistica direttamente dal sito della regione Lombardia, una volta fatto il login posso vedere a monitor tutte gli enti compresi nel circuito della Carta Regionale dei Servizi e scegliere quello più vicino nello spazio e nel tempo. Anche comunque utilizzando il telefono il fatto di avere un’impegnativa scritta a computer è molto meglio dei geroglifici scritti a mano dai dottori, come il giovanissimo otorino che ieri ha compilato l’impegnativa per mia moglie, come i tanti dottori, infermieri, segretari/e che spesso ho dovuto constatare non sanno nemmeno dell’esistenza dell’applicazione web in questione. Questo paese è e rimarrà un paese arretrato fintanto che non avrà una diffusa banda larga, ma sopratutto fintanto che i cittadini italiani non cambieranno la loro forma mentale e decidano di non rifiutare più le tecnologie.

Mi capita spesso di percepire in alcune persone un certo orgoglio l’orgoglio di essere volutamente ignoranti digitali, questo è veramente pazzesco e come se negli anni 50 uno si sentisse orgoglioso di essere analfabeta. Questa cosa se è deprecabile in un anziano è veramente inaccettabile in un giovane.

Quello della sanità è solo un aspetto ma i settori in questione sono molteplici, dai call center che ti chiamano ripetutamente perché non utilizzano una banca dati unica, perché non utilizzano un sistema di feedback, banalmente gestibile con un foglio excel. La cosa assurda e che spesso in questi casi si tratta di laureati.

Fino a che questo rimarrà il paese del: “non è compito mio”, del: “qui si è sempre fatto così”, del: “ho una laurea in economia non in informatica”, questo sarà sempre il paese della “creatività disorganizzata”, poteva andare bene negli anni 60, oggi questo ha un suono vecchio, obsoleto  e ormai non non ci rende nemmeno più simpatici ma anzi ci dipinge come un popolo di obsoleti cazzoni inaffidabili.