Volere procedere a tutti i costi con il giubileo è un errore.

Volere procedere a tutti i costi con il giubileo è un errore, è come volere anteporre anteporre alla follia islamica il cristianesimo, mentre al fondamentalismo religioso va opposto il razionalismo laico. Anche questo governo come tutti i governi italiani passati è totalmente prone al potere della chiesa di Roma, con il rischio di offrire ai fanatici Jahdisti un facile ed emblematico bersaglio. Quando smetteremo di essere subalterni al clero cattolico avremmo anche tutta la forza morale per chiudere le moschee che non rispettano la nostra costituzione, la quale è antitetica a qualsiasi paradigma teocratico, non c’è posto per Dio nella costituzione, per nessun dio. La forza della Francia sta proprio anche nella forte separazione del potere dello stato dal potere religioso e l’essere immune delle istituzioni francesi dalle influenze di cardinali e vescovi.

Per quanto rispetti questo papa (forse l’unico tra tutti quelli che hanno accompagnato la mia vita) per la sua coerenza e la sua onestà intellettuale, sopratutto il suo schierarsi contro i ricchi e i poteri forti, però questa sua ostinazione per lo svolgimento del giubileo la trovo irrazionale. Uccidere per la religione è criminale e da pezzi di merda, farsi ammazzare per questa è quantomeno da coglioni. Facciamo capire a questi killer dal cervello sciacquato da idee improbabili che per noi la religione non è cosi importante, sono sicuro che tanti italiani la pensano come me, sono sicuro che in questo paese ci siano più atei di quanti se ne possano immaginare il punto è che forse non lo sanno ancora nemmeno loro.

Contro l’oscurantismo islamico non doppiamo schierare un’altra religione ma la forza della ragione.

I figli di un dio assurdo hanno vigliaccamente colpito il senso della nostra libertà.

I figli di un dio assurdo hanno vigliaccamente colpito il senso della nostra libertà. Ora non c’è alternativa vanno sterminati.

Vanno sterminati non qui, che per altro è impossibile vanno colpiti li, dove hanno compiuto i loro ‘successi militari’. Qualcuno può sostenere che le bestie di oggi erano ragazzi cresciuti in Europa e che altri li sostituiranno, ma quello che penso è che la loro becera ideologia religiosa svanirà come una bolla di sapone quando il califfato non esisterà più, quando i jihadisti dell’Isis saranno tutti uccisi ho relegati in buie e profonde galere, quando anche l’ultimo schifoso videomaker al servizio degli assassini sarà deceduto, sarà più facile sgonfiare la religione del califfato.

Sono convinto che molti di questi assassini non credono veramente alla stronzata del paradiso con le 40 vergini, ma semplicemente sono alla ricerca della ‘bella morte’, come i i giovanissimi nazisti sognavano la gloria morendo eroicamente con nelle orecchie il suono delle note di Wagner, questi nuovi assassini di massa sognano più o meno la stessa cosa, cambia la colonna sonora e il loro dio non è Adolf Hitler ma Dio vero e proprio, o meglio loro lo credono. Io penso che sia questa visione questo paradigma della vita, o meglio della morte ad attirarli verso i campi di addestramento.

In verità la morte non è come credono, hanno creduto e credettero i Kamikaze di tutto il mondo, non è la morte il ‘vento divino’ come detta la traduzione della parola Giapponese, non è il ‘dolce mi è morir’, la morte di costoro non è ne divina ne elegante, la morte in guerra è… sangue, piscio è merda, la morte scomposta dei corpi sempre colti di sorpresa anche quando erano certi del loro destino. Quando gli aspiranti sfigati combattenti percepiranno questa realtà e non ci saranno più emblematici filmati di corpi neri che uccidono con crudele, inutile e gelida  compostezza, modalità che le loro giovani menti ignoranti percepiscono come eroica determinazione, quando questo orrendo film sarà assente, mentre ben presente sarà la consapevolezza dell’assenza di Dio, di gloria e dii Islam e l’assenza della propaganda sarà la prova della morte dei neri assassini, allora il giovane aspirante kamikaze avrà due sole scelte: suicidarsi senza nuocere a nessuno più o tornare a giocare con il suo IPhone.