Sotto il vestito niente: dietro l’immagine non c’è nulla lavoro, scuola, televisione.

Molti potrebbero pensare che questo governo alcune cose le abbia fatte, per quanto riguarda il lavoro, la scuola, il digitale terrestre, ecc..
Da cosa nasce questa convinzione? Nasce dal presentare un buon vestito sotto il quale però ovviamente non c’è nulla, ma la gente non vede il nulla perchè spesso si accontenta di vedere il vestito, immaginandosi poi il resto.
Vado per esempi:
1) Legge Biagi.
E’ stata fatta una grande pubblicità sulla legge delega Biagi facendo credere di avere risolto il problema disoccupazione con intelligenti e mirate strategie. Succede che chi ha giù un lavoro come la maggioranza degli italiani, vede la pubblicitàèsi sente più tranquillo sapendo che c’è dietro una organizzazione che si adopera per aiutare i disoccupati, semplicemente telefonando a questa o collegandosi al sito, però egli non fa ne nè l’una ne l’altra cosa perchè un lavoro c’è la già.
Si radica però in lui la convinzione che le cose vadano meglio.
Io invece ho telefonato, risultato: non esiste niente! Praticamente mi hanno ripetuto esattamente le stesse cose sentite nello spot pubblicitario, alla mia domanda: �ma cosa devo fare praticamente per trovare lavoro?�, mièstato risposto: �Per il momento nulla perchè questeèuna legge delega ci vogliono prima i decreti per avere qualcosa di concreto�.
L�unico lancio pubblicitario per un prodotto inesistente che mi ricordi era quello del Cacao Meravigliao nella trasmissione di Arbore di parecchi anni fa, quella però era una simpatica burla questa, questaèuna fastidiosa presa per il culo.

2) riforma Moratti sulla scuola.
Stesso discorso: un sacco di pubblicità per televisione e altri media, del tipo: �Inglese, Informatica�. Anche qui molti potrebbero essere portati a credere che questo voglia dire avere installato un sacco di pc diverse intranet nelle scuole, avere assunto un sacco di insegnanti di Inglese magari madrelingua. le cose non stanno così chi ha figli che frequentano una qualche scuola sanno che la pubblicità anticipa di anni luce i fatti concreti (sempre ammesso che ci saranno).
Io dal canto mio ho dovuto tenere mia figlia di 3 anni a casa questàanno perchè all’asilo che frequentava c’era una sola maestra, per di più con il mal di schiena, con quasi 30 bambini, avendo mia figli quel periodo bisogno di un minimo di attenzioni ho preferito tenerla a casa, piuttosto che andarla a prendere e trovarla 2 volte su 3 bagnata, perchè non c�era nessuno che l�accompagnava in bagno in tempo (notare che a casa non sièmai fatta la pip� addosso).

3)Digitale terrestre
Anche qui tanta pubblicità, tante belle parole, anche qui se non vai a verificare di persona puoi pensare che il futuro e l’alta tecnologiaèfinalmente approdato in questo paese.
Anche qui io sono andato a vedere. Avendo giù la connessione adsl di fastweb ho acquistato il decoder con il contributo statale (qui effettivamente sembrerebbe un affare 29 euro contro i 150 e più del prezzo intero). più 4 mesi di abbonamento gratuito, fino a qui sembra tutto ok.
Il puntoèche scaduto il periodo della promozione per vedere qualcosa devi pagare almeno 25 o più euro mensili, altrimenti puoi solo vedere i canali canonici e qualcosina in più inoltre anche seèvero che per certi versi la qualità dell’immagineèa volte  superiore all’analogico,èanche vero che funziona piuttosto male: film a scatti, film interrotti nel bel mezzo della visione, giorni in cui non si vede nulla, un interfaccia ancora non del tutto ottimizzata. In poche parole una tecnologia ancora insufficiente e una banda non abbastanza larga (almeno per quanto riguarda l�ADSL che riguarda la maggior parte degli utenti) per supportare lo streaming.
Anche per quanto riguarda il discorso a pagamento nonèun gran che e devo dire che alla fine conviene molto di più il noleggio in videoteca, sia economicamente che per quanto riguarda i titoli dei film.
Poi mi chiedo i soldi regalati agli utenti per i decoder il governo da dove li sottrae.
Anche questa volta la pubblicità e l’immagine arriva prima della sostanza, fermo restante che questo tipo di tv sarò la tv del futuro quello cheèsbagliatoèil tempo, ma penso che qui tutti sappiamo il perchè questo processoèstato così accelerato.
Il punto dolente rimane il fatto che molta gente non va a verificare le cose di persona essendo così facile preda delle menzogne di una classe dirigente in mala fede e incapace di spingere  verso uno sviluppo basato sulla vera tecnologia e sulle realtà produttive esistenti non

Scuse

Vorrei scusarmi per il mio modo un po’ grossolano di scrivere, penso di avere parecchie idee, ma non una grande dialettica e anche una pessima grammatica ho però pensato che se potessero scrivere solo gli scrittori professionisti non si conoscerebbero le idee della gente comune.

censura (elezioni amerikane 1)

Si sente spesso parlare della libertà di espressione, della quasi totale assenza di censura che c’è negli USA ed a mio parereèvero in America non c’è censura.
Alla luce di queste elezioni ho capito perchè manca  una qual forma di censura in America: perchè non c’è ne bisogno, perchè l�America profonda quella che ha votato Bush non legge i giornali, non vede i documentari di Moore, non nonèinteressata ad informarsi nel senso lato della parola, ma cerca solo la conferma alle sue credenze.
Penso che in Italia come in Europa sapendo che un presidente ha vinto le prime elezioni truffando, ha condotto una guerra sulla base di menzogne, ha sfruttato la sua posizione per scopi personali (vedi petrolio, famiglia Bin Laden, interessi nelle forniture all’esercito ecc.. ) Ecco  penso proprio che un tale presidente non venga rieletto qui da noi.
In Americaèdiverso, l�America profonda al massimo legge la bibbia e se sente determinate cose e come se fosse sorda.
Ho sentito molti anche persone di sinistra glorificare l�America  come esempio di democrazia e trasparenza. Allora mi viene da pensare che siano la gran parte degli americani ad essere idioti o quantomeno ignoranti e fondamentalisti almeno quanto i loro nemici che agitano il corano. Di fatto I talebani conoscevano il corano a memoria pur essendo analfabeti, mi viene da pensare Che la metà e più degli americani siano la stessa cosa sostituendo ovviamente la bibbia con il corano. Differenza non da pocoèche non decapitano. Per il momento.

La religione oppio dei popoli (elezioni amerikane 2)

Riprendendo il discorso sulle elezioni americane (vedi articolo precedente)  E’ il fondamentalismo che ha votato Bush un fondamentalismo appunto speculare ad altri fondamentalisti da Bush combattuti.
Quella che ha vinto: l�America profonda come viene definita in queste ore, a mio avviso l�America superficiale e rozza quella delle 3 g: god, guns and gay (intesa ovviamente come omofobia).  Personalmente mi fa meno senso l�America seppure repubblicana di:
Some Layers, guns, and money quantomeno più pragmatica per cui meno pericolosa.
Si sa le tendenze teocratiche portano sempre alla tragedia. Certe volte penso: �se durante la crisi dei missili a Cuba ci fosse stato Bush anzich� Kennedy sarei qui a scrivere su internet ora?�;
Ha vinto la religione non la religione a cui siamo abituati in Italia, quella che può mettere anche dei freni (vedi legge sulla procreazione assistita) ma anche dell’altruismo, del volontariato, delle comunità di aiuto, del papa che dice no alla guerra. Ha vinto negli Usa la religione di bibbia e moschetto, dell�occhio per occhio, dell�intolleranza. Forse anche un�America in cui un ottimo presidente come Clinton rischia l�impeacment (non so seèscritto giusto) , per avere mentito su una vicenda sessuale privata Mentre un presidente che ha  mentito sulle armi di distruzioni di massa, che a mentito e continua a farlo su tutto viene addirittura creduto al 100%.
Ma nonostante tutto:èA! l�America quellaèuna democrazia!
Sti cazzi!!!!

Tutto deve partire dal basso

Cosa vuol dire? Questo governo spinto (in gran parte dalla lega ma con la resistenza di AN ed UDC) vorrebbe fare dell’Italia una confederazione di regioni con polizie e sanità proprie per ognuna di queste. Trovo questa cosa assurda in un paese come l’Italia, Nazione arricchita proprio dalle differenze tra regione e regione. Secondo me l’idea di distribuire i poteri politici ed istituzionali su tutto il territorio nazionale, non è del tutto sbagliata,è la becera modalità di questo governo per attuarla. Rimane poi il fatto che non è a mio avviso un esigenza delle masse (anche se partiti come la lega vogliono farlo credere) quello di attuare questa divisione della nazione. Non voglio però ora parlare di tutte le assurdità di questo progetto, parto di una classe politica arrogante semplicistica e quasi mai in buona fede. Dicevo si può attuare e forse è addirittura fisiologico una sorta di federalismo, ma non può assolutamente partire dalla politica e comunque dall’alto. Ogni rivoluzione che si rispetti parte dal basso, voglio dire: prima si creano le condizioni necessarie a che ciò avvenga, poi la cosa dovrebbe attuarsi quasi con un automatismo. Ho sempre ritenuto molto valide le idee di Marcuse, quando sosteneva che per cambiare la società bisognava cambiare i modelli di produzione. La rivoluzione industriale ha trasformato la geografia, passando dai piccoli centri rurali alle grosse città, questo perchè era nata l’esigenza di continuare la produzione, di avere grandi fabbriche, questo è stato possibile grazie alla capacità di produrre grandi quantità di energia. Energia si,è in ultima analisi il modo di produrre energia che determina la struttura delle società e della organizzazione dei territori. Come spiega benissimo Rifkin nel suo libro: l’economia all’idrogeno è stata la capacità o meno di sfruttare le risorse energetiche che ha decretato il successo o la sconfitta di imperi, eserciti e società nel passato dell’uomo. In ultima analisi gli alleati hanno vinto la guerra grazie alle allora infinite risorse di petrolio Texano, mentre i nazisti facevano funzionare i carri armati con combustibile vegetale e con difficoltà anche a procurarsi quello. Io penso fermamente che i modelli di produzione determino i tipi di organizzazione delle società e che i modi di sfruttamento energetico a loro volta determinano i modelli di produzione. Un federalismo fiscale per cui potrebbe derivare, essere causato dall’utilizzo di risorse energetiche diverse dagli idrocarburi, ma anche comunque diverse da qualsiasi tipo di energia che per sua natura deve essere concentrata in enormi quantità. L’idrogeno in se non è una fonte energetica, bensì un vettore cioè una specie di batteria con la quale accumulare l’energia prodotta in una infinità di modi. Idrogeno, potrebbe significare federalismo, un federalismo naturale vero, sopratutto non imposto dall’alto ma suggerito dalla naturale evoluzione dell’uomo. Da qui non più grosse strutture produttive ma piccole realtà di dimensione artigianale interconnesse tra loro, un modo di pensare che per altro giù esiste il modo di pensare a componenti. Come esiste la programmazione orientata agli oggetti, così potrebbe esistere la produzione orientata agli oggetti e di conseguenza una economia e una società dello stesso tipo. Il decentrare la produzione non sarebbe un regresso al vecchio mondo che finiva dopo il campanile, questo per le attuali tecnologie legate alla comunicazione, e sempre come immagina Rifkin oltre ad avere un world wide web per la condivisione delle informazioni esisterebbe anche un world wide web per la condivisione dell’energia. Immaginate un interscambio di elettricità: nel momento in cui la mia attività è ridotta o ferma per il riposo giornaliero, il surplus di energia verrebbe immesso nella rete a disposizione di chi invece in quel momento è nel pieno della sua produzione, per poi attuare il procedimento inverso nel momento in cui le condizioni si capovolgono. Tornando al discorso di partenza de un possibile federalismo, questo sarebbe un federalismo globale nel quale non esistendo più enormi concentrazioni di risorse e di ricchezze col tempo porterebbe ad una vera democrazia mondiale, non esisterebbero probabilmente più personaggi potentissimi sia sotto l’aspetto economico che politico come esistono ora ma al contrario sarebbe un mondo e una società più meritocratica, meno lobbistica e oligarchica. Esisterebbero meno interessi da parte di paesi ricchi verso lo sfruttamento di quelli più poveri, ci sarebbero meno guerre per portare la democrazia  ma questa dovrebbe sorgere spontanea. La domanda è gli attuali padroni del mondo molleranno mai l’osso, rinunceranno a gran parte del loro potere e ricchezza, penso di no a meno che non vengano costretti dalle nuove generazioni a farlo. So benissimo che tutto ciò al momento attuale può apparire solo come un’utopia, penso però che sia l’unico modo per salvare questo pianeta (se siamo ancora in tempo) dall’autodistruzione.

Imparare a scegliere il male minore

Un tempo ero una persona dai grandi ideali, la parola compromesso era per me una bestemmia, ero molto radicale nelle mie idee politiche, spesso le cose potevano avere solo due tonalità o bianche o nere, le scale di grigio per me come per molti altri giovani non erano prese nemmeno in considerazione al punto che piuttosto che se non quello allora niente. Penso che con l’età si incominci invece a prendere in considerazione la possibilità che non tutto sia totalmente bianco o nero, buono o cattivo. Da qui la possibilità di accettare qualche compromesso, trovo che sia giusto scegliere a volte per il male minore. Negli stati uniti sarebbe giusto votare per il candidato verde RALPH NADER sceso ora nella corsa per la casa bianca sono giuste le sue idee darebbe una svolta radicale alla politica degli stati uniti, per come la penso ioèquello ideologicamente più giusto. Purtroppo però nonèin grado di vincere, maènella possibilità di fare perdere l’altro candidato democratico.John Kerry l’unico in grado di battere l’obsoleto contraddittorio guerrafondaio Bush. Da qui la scelta del male minore, fanno bene a mio avviso quelli che urlano: “NADER don’t run, hanno capito che non si può andare al suicidio per sola coerenza politica o ideologica. La stessa cosa in italia vorrei che il popolo della sinistra mandasse un forte segnale ad alcuni politici Italiani :” don’t run please” o meglio: ” at least don’t run alone”. Al diavolo la coerenza se questa potrebbe fare vincere ancora una destra incapace, ignorante e al servizio di un unico padrone.

Imparare a scegliere il male minore

Un tempo ero una persona dai grandi ideali, la parola compromesso era per me una bestemmia, ero molto radicale nelle mie idee politiche, spesso le cose potevano avere solo due tonalità o bianche o nere, le scale di grigio per me come per molti altri giovani non erano prese nemmeno in considerazione al punto che piuttosto che se non quello allora niente. Penso che con l’età si incominci invece a prendere in considerazione la possibilità che non tutto sia totalmente bianco o nero, buono o cattivo. Da qui la possibilità di accettare qualche compromesso, trovo che sia giusto scegliere a volte per il male minore. Negli stati uniti sarebbe giusto votare per il candidato verde RALPH NADER sceso ora nella corsa per la casa bianca sono giuste le sue idee darebbe una svolta radicale alla politica degli stati uniti, per come la penso ioèquello ideologicamente più giusto. Purtroppo però nonèin grado di vincere, maènella possibilità di fare perdere l’altro candidato democratico.John Kerry l’unico in grado di battere l’obsoleto contraddittorio guerrafondaio Bush. Da qui la scelta del male minore, fanno bene a mio avviso quelli che urlano: “NADER don’t run, hanno capito che non si può andare al suicidio per sola coerenza politica o ideologica. La stessa cosa in italia vorrei che il popolo della sinistra mandasse un forte segnale ad alcuni politici Italiani :” don’t run please” o meglio: ” at least don’t run alone”. Al diavolo la coerenza se questa potrebbe fare vincere ancora una destra incapace, ignorante e al servizio di un unico padrone

I grandi semplificatori

La storia è piena di quelli che possono essere definiti: “i grandi semplificatori”.
Mi spiego: comprendere le cause di un malessere sociale, di una determinata situazione negativa, di una crisi economica, ecc.è un’impresa tutt’altro che semplice. Sono tantissimi gli elementi da prendere in considerazione, come: le fluttuazioni del mercato, le scelte politiche sbagliate, le grandi e piccole scelte imprenditoriali sbagliate, un tipo di mentalità anacronistico diffuso su larga scala, lo scatenarsi della natura, ecc… Tutte cose che influiscono su altre che a loro volta sono legate ad altre ancora. A volte ci sono delle responsabilità di qualcuno a volte molto meno. Insomma capire le cause di un malessere diffuso è difficile e se si individuano queste ultime rimane comunque molto complicata l’analisi delle situazioni, delle azioni, delle mancate azioni, e delle causalità che a loro volta hanno determinato queste. Ecco che quì intervengono i “Grandi semplificatori” che ti dicono che vivi male a causa degli extracomunitari, piuttosto che a causa dei terroni o dei comunisti. Ti dicono che se qualcuno è disoccupato è perchè non ha voglia di lavorare, ecc… Nulla sarebbe se non ci fossero a loro volta piccole menti amanti delle semplificazioni, che di gran lunga preferiscono adottare rozze idee facili da gestire piuttosto che intraprendere l’arduo sentiero della ricerca del dubbio contro una fede becera, della ginnastica della mente piuttosto che del culto della personalità di leaders senza nessuno spessore umano ne politico. Mai come in questo periodo avremmo bisogno di lucide menti, di una grande scienza, di grandi pensatori, di grandi politici, di grandi capacità di analisi e invece la sorte ci ha regalato I GRANDI e inutili SEMPLIFICATORI. Spero che riemerga un po’ di saggezza in questo paese.