Il popolo bue colpisce ancora, Trump un film già visto

Il popolo bue colpisce ancora.

Ancora una volta è successo, i risultati delle elezioni americane, hanno sbugiardato i sondaggi. Ieri sera dopo avere visto che nei i primi stati del sud Trump era in vantaggio, sono andato a letto, perché avevo capito che purtroppo avrebbe vinto, non perché fosse in vantaggio in quei tre stati, ma per la consistenza del vantaggio.

Trump un film già visto.
Ho già visto questo film, con la Democrazia Cristiana in passato poi con Berlusconi ultimamente con la Brexit ed ora con questo losco individuo, che è diventato nientemeno che il presidente degli Stati Uniti. Purtroppo c’è una grossa fetta dell’elettorato che pur non sostenendo in maniera fanatica il candidato repubblicano ha sempre comunque pensato di votarlo, ma nascondendo la cosa, una sorta di vergogna che in Italia conosciamo bene, mi ricordo quanto sentivo spesso le persone sparlare in passato della DC le stesse persone che però puntualmente alle elezioni la votavano puntualmente, stessa cosa con Berlusconi. E’ un po’ come per le puttane tutti gli uomini si dicono schifati, che loro non pagano per una donna, anzi quando queste si mettono a battere sotto i loro balconi fanno petizioni, cortei e quant’altro per cacciarle, però per una strana alchimia queste sono sempre piene di clienti.

La vittoria di Trump mi ha schifato ma non mi ha stupito, il basso popolo bue, ‘i consanguinei della Virginia’, quelli con il fucile che si scorge dal lunotto posteriore del loro cabinato, questi so per certo che hanno votato per lui, ma oltre a questi una grossa fetta di persone ‘normali’ mosse da bassi istinti quasi primordiali, come:  il senso del territorio, la paura dello straniero, il bisogno di seguire il maschio alpha, ecc.
Forse gli americani non sono così evoluti come vogliono fare credere al resto del mondo, o almeno un ampia fetta del popolo americano pur apparendo persone mediamente razionali, ad un livello più interiore sono persone banali a volte meschine, che non ammetterebbero davanti ad un intervistatore di essere razzisti, di amare le armi ed avere bisogno di un capo forte, ma poi al momento del voto le loro pulsioni più profonde vanno esattamente in quella direzione.

Che la Clinton non non fosse la novità, si sapeva, nemmeno a me piace, è legatissima ai poteri forti, componente di una famiglia di potere abituata a gestire il potere, non certo un mostro di simpatia, ma Trump ha gli stessi difetti, sommati però al fatto di essere un sborone, ignorante, e nemmeno così intelligente come dice di essere, visto le uscite idiote e le sue dichiarate simpatie verso Putin, un dittatore assassino di giornalisti e oppositori.

Staremo a vedere i danni che farà costui i danni in America e indirettamente nel resto del mondo. Di sicuro dopo Obama, Trump è un brutto passo indietro per gli U.S.A.. Piutto sto che: “make america great again” potrebbe essere: “make Trump rich again”, questi milionari al potere mi fanno comunque sempre schifo

Democrazia non è tanta gente che vota, democrazia è gente informata che vota.

 

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