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{"id":284,"date":"2006-06-04T15:18:41","date_gmt":"2006-06-04T13:18:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.webbidea.com\/?p=284"},"modified":"2013-04-29T11:13:52","modified_gmt":"2013-04-29T09:13:52","slug":"sono-vecchio-lasciatemi-stare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.webbidea.com\/sono-vecchio-lasciatemi-stare\/","title":{"rendered":"Sono vecchio lasciatemi stare!"},"content":{"rendered":"

A molti di voi sar\u00f2 capitato interloquendo con persone non pi\u00f9 giovanissime, di incorrere nella frase: \ufffdma lo sa che io sono vecchio, cosa vuole che ne sappia di certe cose\ufffd, o peggio: \ufffdio sono vecchio queste cose le lascio ai giovani, mio figlio sa di questa cosa, lui ha studiato, lui ha il computer, lui usa quella cosa li, io riesco a malapena ad usare il telecomando.\ufffd
\nA molti capita nella vita di dovere sentire queste affermazioni, quando si deve avere a che fare con i \ufffdvecchi\u00f9, per lavoro (vedi call center, sportelli sanitari, poste, ecc) o anche semplicemente con genitori, nonni parenti, che magari si vuole convincere ad usare il bancomat invece di rischiare trasportando i contanti della pensione in borsetta.
\nL\ufffdItalia, si sente dire tutti i giorni,\u00e8un paese in prevalenza di persone anziane, visto il calo delle nascite che esiste ormai da decenni, sommato all’allungarsi della vita media. Paradossalmente per\u00f2 proprio gli anziani sembrano essere la categoria alla quale si da meno valore.
\nD\ufffdaltra parte sembra che siano loro stessi a volere cos\u00ec, la sensazione\u00e8che ad un certo punto della vita, punto che non per forza coincide con la fine della vita produttiva, ma che spesso anzi inizia molto prima della pensione, da questo punto si smette pi\u00f9 o meno gradualmente di aggiornarsi, si sospendono gli upgrade che normalmente ci servono per passare da una abitudine all’altra, da l\ufffdutilizzo di una tecnologia all’altra, da un interesse ad un altro, in poche parole sono quegli aggiornamenti mentali atti a sincronizzare la nostra evoluzione personale alla ben pi\u00f9 ampia evoluzione della societ\u00e0.
\nSembra quasi che la stessa modalit\u00e0 che si usa per i computers ad esempio, la si usi per gli esseri umani, si investe su software, su aggiornamenti di sistema, si cambia anche il processore e l\ufffdhardDisk, ma solo fino ad un certo punto fino a quando: \ufffdne vale la pena\ufffd, fino a quando non diventa pi\u00f9 conveniente cambiare tutto il computer.
\nQui per\u00f2 stiamo parlando di persone e la cosa pi\u00f9 pazzesca\u00e8che sono queste stesse persone a volersi rottamare. Per quel poco che ho capito sono loro stesse a considerarsi soggetti sui quali diventa antieconomico investire, antieconomico non\u00e8da intendere in senso monetario ma anche solo in senso di investimento temporale, parlando con queste persone ho avuto la sensazione che la loro unica progettualit\u00e0\u00e8proiettata sui figli: loro sanno , loro fanno, loro hanno ancora diritto di cittadinanza in questo mondo.
\nMa se Indro Montanelli\u00e8morto mi sembra a 95 anni che ancora scriveva articoli, perch\u00e8 tutti gli altri gi\u00f9 a 60 70 anni non vogliono nemmeno imparare ad inviare un sms o ad usare un bancomat. Non parliamo di internet che spesso viene vissuto da queste persone come una diavoleria pericolosa per la loro vita.
\nSi parla spesso di anziani che muoiono nell\ufffdindifferenza degli altri, ma non sar\u00f2 forse che loro per primi nella societ\u00e0 delle comunicazioni, rifiutano la comunicazione e tutte le tecnologie e le metodologie ad essa correlate.
\nMi chiedo perch\u00e8 questo atteggiamento, perch\u00e8 questa anoressia verso qualsiasi nutrimento per la mente, mentre magari non si rinuncia a nutrire il fisico per non morire. La questione si traduce proprio in questi termini, ci si rifiuta di vivere ma si continua a farlo, tante volte sono stato tentato di rispondere all’affermazione: \ufffdio sono una persona vecchia mi lasci stare\ufffd con: \ufffdperch\u00e8 non si spara?\ufffd.
\nHo incontrato d\ufffdaltra parte persone che a dispetto dell’et\u00e0 anagrafica sono impegnate in diverse attivit\u00e0, che seguono corsi per imparare ad utilizzare il computer ed internet, ma che soprattutto non chiudono le porte alle novit\u00e0 tecnologiche ma che anzi le sfruttano a loro vantaggio, che non mettono i figli su di un piedistallo di riverenza e timore ma che comunicano con essi sforzandosi di imparare i linguaggi della tecnologia. Essi sanno benissimo che la cultura, la conoscenza, le capacit\u00e0 tecnologiche dei figli possono gratificarli, ma non saranno mai le loro ed\u00e8meglio brillare di luce propria seppur tenue, che porsi costantemente all\ufffdombra del successo vero o presunto dei propri figli. Purtroppo questo genere di anziani sono una esigua minoranza, mentre la prima categoria citata una moltitudine ed a parere mio per la maggiore concentrati nel nostro bel paese ormai tra i pi\u00f9 obsoleti in Europa.
\nMa speriamo che le cose possano cambiare.<\/p>\n