Molti compresi i parlamentari 5 stelle, sostengono che il paradigma, destra sinistra, sia superato<\/strong>, oramai anacronistico, per me questo pu\u00f2 essere senz’altro vero ma solo in un ambito semantico, possiamo cambiare le etichette, possiamo chiamare destra: Topolino e sinistra: Paperino, ma le differenze per fortuna rimangono. Io intendo la sinistra come quell’area politica orientata verso la redistribuzione delle ricchezze, quell’idea che tutti devono avere gli stessi diritti e le stesse possibilit\u00e0 di costruire il loro futuro, siano essi nati in una famiglia ricca o povera, essere di sinistra vuole dire porre dei limiti alla finanza speculativa che negli ultimi decenni ha incrementato in maniera vergognosa le ricchezze di quelli che gi\u00e0 erano ricchi di partenza ed hanno portato fasce della popolazione a non potere permettersi nemmeno di gestire la propria salute in maniera adeguata, per via dei costi dei ticket e le lunghe liste d’attesa.<\/p>\n La differenza tra destra e sinistra, non \u00e8 come suggeriva Giorgio Gaber <\/a>preferire la doccia al bagno, ma \u00e8 la differenza che passa tra l’altruismo \u00e8 l’egoismo, tra una economia regolata e controllata da uno stato forte ed etico e una economia basata su un selvaggio “laissez-faire”, che poteva andare bene ai tempi di Adam Smith<\/a> all’inizio della fase capitalista, in un periodo storico nel quale si potevano solo migliorare le condizione umane, ma non oggi.<\/p>\n Oggi alla luce della conoscenza della\u00a0 cinica, arrogante, egoista natura dei capitalisti mondiali e ancora pi\u00f9 a quelli nostrani non si pu\u00f2 certo pensare di lasciare fare a loro per il loro benessere e ‘il conseguente benessere generale’, in quanto quest’ultimo non si genera mai, forse perch\u00e9 le ricchezze\u00a0 rispondono alle stesse leggi della materia barionica, ovvero semplicemente tendono ad aggregarsi in ammassi sempre pi\u00f9 grossi che col tempo causano la scomparsa dei piccoli aggregati. Se in fisica questo porta alla nascita dei pianeti, in economia porta solo alla povert\u00e0 di larghe fasce di popolazione e alla disperazione di queste, disperazione che la storia ci insegna non porta mai niente di buono.<\/strong><\/p>\n Possiamo abbandonare pure il paradigma destra sinistra, ma non possiamo abbandonare i modelli di societ\u00e0 sottostanti a questi brand,<\/strong> il modello che dice che la politica deve tutelare le fasce pi\u00f9 deboli, contro il modello che dietro una finta idea di ‘libert\u00e0’ (vedi ‘la casa delle libert\u00e0’ che ha governato per 20 anni, per esempio) vuole solo mantenere i privilegi di banche, speculatori, potenti famiglie, lobbie di vario tipo, ecc.<\/p>\n Sono un anti-capitalista da sempre perch\u00e9 penso che una grossa ricchezza sia un crimine nella misura in cui determina una grossa povert\u00e0<\/strong>, quindi una grossa ingiustizia.<\/p>\n Al momento in Italia l’unico asset anti-capitalista a mio avviso \u00e8 il movimento al quale sono iscritto: il M5S<\/strong>, anche se molti nel movimento sostengono che destra e sinistra sono concetti superati il M5S \u00e8 l’unica forza politica che ha nel programma riforme di giustizia sociale, come il reddito di inserimento, l’acqua pubblica, un controllo dello stato su banche e finanza.<\/strong> Gli attacchi feroci che il movimento riceve negli ultimi tempi dai servi dei poteri forti dimostra a mio avviso il nostro essere anti-capitalisti.<\/strong><\/p>\n Io non ho certezze come molti idioti sostengono di avere<\/strong>, quelli che vogliono uscire dall’euro nel nome di una presunta e questa si anacronistica identit\u00e0 nazionale, o quelli che vogliono a tutti i costi l’euro perch\u00e9 questo li rende pi\u00f9 ricchi e pi\u00f9 sicuri dei loro investimenti. Qui il punto \u00e8 che o con l’euro o senza euro, le ricchezze vanno redistribuite, con un drastico abbassamento dell’orario di lavoro per legge ed un reddito per tutti coloro che un lavoro non lo hanno.<\/strong><\/p>\n La Crescita \u00e8 un illusione, uno specchietto per le allodole<\/strong>, anche nel nostro paese ci sono tantissime risorse, solamente mal redistribuite, in Italia come nel mondo \u00e8 una follia continuare a volere crescere, perch\u00e9 comunque si tratta di crescita senza occupazione, si cresce ma i poveri rimangono poveri, la parola d’ordine non deve pi\u00f9 essere crescita ma redistribuzione<\/strong>.<\/p>\n