I fruitori della rete si bevono ogni cosa e i negazionisti ne approfittano.

Galimberti lo spiega: l’irrazionalità è più forte della razionalità, come una donna che non riesce a lasciare l’uomo che la mena, come un cocainomane che continua a usare la sostanza pur sapendo perfettamente dove lo sta portando, ecc.

Personalmente io penso anche un’altra cosa ovvero che sia il bisogno patologico di visibilità dei negazionisti, molto più difficile è farsi notare sostenendo tesi reali, scientifiche, se non hai studiato, se non hai una laurea, la concorrenza e enorme, mentre se ti butti sull’assurdo ci sei solo tu come competitore incontrastato ed un seguito di idioti lo trovi sempre specie oggi con i fruitori della rete che si bevono tutto basta che sia urlato.

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