Nella vita di ogni popolo democratico vi\u00e8un passaggio assai pericoloso.
\nQuando il gusto per il benessere materiale si sviluppa pi\u00f9 rapidamente della civilt\u00e0 e dell’abitudine alla libert\u00e0, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
\nPreoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperit\u00e0 di tutti.
\nIn casi del genere non sar\u00f2 neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri… Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, trover\u00f2 la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Baster\u00f2 che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamer\u00f2 a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine\u00e8gi\u00f9 schiava in fondo al cuore[…] e da un momento all’altro pu\u00f2 presentarsi l’uomo destinato ad asservirla. […] Non\u00e8raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi, uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilit\u00e0 disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a picimento sui costumi; tanto che non si pu\u00f2 fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.<\/p>\n

[da “Della democrazia in America” 1835-40] <\/p>\n