Ci sono a mio avviso due categorie di persone che amano il caimano: gli arricchiti furbetti e i fedeli, i primi lo adorano per ovvi motivi, perch\u00e8 si sentono legittimati e sdoganati da Berlusconi, fa o sembra comunque volere fare i loro interessi. I secondi che fisiologicamente dovrebbero essere pi\u00f9 vicini ai partiti di sinistra in realt\u00e0 sono spinti verso di lui da un grande atto di fede, sono le generazioni cresciute con “anche i ricchi, piangono”, le generazioni della “bustarella” e del “pomofiore” la sottocultura che ha invaso l’Italia negli anni 80 con tette e culi, in alternativa ai “noiosi” documentari della rai. Queste persone, infatti, considerano la politica, una noia e Berlusconi\u00e8il colore contro il grigio delle sinistre e dei documentari rai che hanno alfabetizzato l’Italia. Proprio questo ha fatto il caimano ha abbassato il livello culturale della nazione, poi\u00e8stato gioco facile salire al potere. Queste masse lo amano a prescindere dalle sue azioni, sono comunque irrecuperabili.
\nPoi un altro gruppo generazione\u00e8quello cresciuto con i network marketing alla De Giovanni, sono quelli sicuri che diventeranno ricchi solo perch\u00e8 lo vogliono, per fede e vedono in Berlusconi il grande motivatore, non a caso i meeting di Forza Italia assomigliano alle grandi assemblee di network Marketing, con inni e gente che salta alla ricerca dell’auto motivazione e del pensiero positivo.
\nCome dicevo queste due categorie sono di fedeli per cui irrecuperabili, ameranno sempre Berlusconi a prescindere dal fatto che faccia bene o male, al di l\ufffd del bene e del male.
\nUn’altra categoria sono quelli che hanno paura del cambiamento, sono quelli che non l\ufffdhanno votato quando scese per la prima volta in politica, appunto perch\u00e8 poteva apparire come un grosso cambiamento, anche se noi sappiamo che era tutto fuorch\ufffd l\ufffduomo del cambiamento.
\nContro un eventuale quanto improbabile (visto comunque la politica dell’opposizione) big bang, sono quelli (ne ho conosciuti) che hanno paura anche di cambiare marciapiede quando scendono dal tram per andare al lavoro, percorrono sempre lo stesso sentiero sia in senso reale che metaforico. Questi non lo amano incondizionatamente ma non sono comunque nemmeno in grado di vedere chiaramente la vera natura del personaggio o un\ufffdalternativa ad esso per quanto Berlusconi si voglia presentare nella maniera pi\u00f9 sobria e moderna, agli occhi di ha ancora facolt\u00e0 visive appare per quello ch\ufffd \ufffd: un anacronistico ducetto rissaiolo.
\nCi sono poi quelli come me che non lo sopportano e sono tanti a mio avviso, sono tutti quelli non condizionati ne dalla fede, ne dalla paura di un vero cambiamento, ne dall’ignoranza, quelli che vedono il re nudo, che lo vedono per quello che, che sanno che non diventeranno mai ricchi, quelli che non sognano ad occhi aperti, che non credono nei miracoli, che non sono popolo di fede ma di dubbio, che preferiscono capire che credere ciecamente.
\nIn sintesi Berlusconi si odia o si ama per questo Veltroni sbaglia a mantenere questo atteggiamento di disponibilit\u00e0 verso il premier e di chiusura verso chi invece il premier lo critica per il suo modo di violentare le istituzioni e la nazione stessa. Tanto pi\u00f9 che al Caimano interessa solo un pensiero il suo.
\nGi\u00f9 una volta Veltroni ha perso l\ufffdoccasione di ridimensionare Berlusconi quando ci f\ufffd il conflitto all’interno della casa delle libert\u00e0 <\/p>\n