Il modello PDL è il modello del network marketing

Un giorno circa 10 anni fa una mia amica, (anzi dopo questo episodio direi ex) mi telefona dicendomi: �ti invito in un posto, non posso dirti esattamente di cosa si tratta ma devi assolutamente venireèper te un’occasione importante, ti costa 50.000 lire non posso dirti altro�.
Fidandomi di questa persona che era anche una mia cliente (allora facevo anche il fotografo ai matrimoni) in quanto feci il suo servizio fotografico al matrimonio accettai pensando non so perchè che si trattasse di qualcosa legata alla mia professione.
Per questa cosa c’era un protocollo rigido da seguire: dovevo raggiungerla nei pressi della sua abitazione, lasciare la mia auto li e andare via con lei. Poi capii che questo era un modo per non permettermi di lasciare il posto dove saremmo andati quando avrei deciso io ma solo quando avrebbe voluto lei.
Arriva il giorno seguo le direttive arrivo da lei, lascio la mia auto, salgo sulla sua assieme ad altra gente che capisco essere nella mia identica situazione: degli ospiti inconsapevoli di tutto.
Assieme ad un’altra vettura arriviamo a Milano 2, entriamo in un albergo, giù da quel momento intuisco che possa trattarsi di una convegno di network marketing. Alla mia domanda però la mia amica mi risponde ancora una volta che non pui dirmi niente, che al momento giusto capirò tutto.
Finalmente entriamo in enorme salone per convegni, ci sedia mo sulle gradinate, dopo pochi minuti parte un video sull’enorme schermo accompagnato da una musica con volume da discoteca, tranne i nuovi arrivate come me, gli altri si alzano tutti insieme battendo le mani agitandosi come degli indemoniati e ripetendo slogan che riconosco legati all’ambiente automotive.
Ad un certo punto interviene il Tony Robbins della situazione che utilizzando le più scontate tecniche di vendita e le più banali strategie di automotive, cerca in pochi minuti di convincere i neofiti a diventare dei rampanti imprenditori dell’aria fritta, si dell’aria fritta perchè anche nelle più assurde organizzazioni di vendita la baseècomunque il prodotto, il bene, il servizio, o qual si voglia oggetto da vendere. Qui non c’era si trattava solo di trovare altri polli come lo ero stato io e l’altra coppia di conoscenti della mia amica, i quali venissero come noi ad un simile incontro. Prima però avremmo dovuto cacciare 4 milioni di lire a testa.
Per farla breve la solita catena di san Antonio, furbamente nobilitata con la definizione: Network Marketing.
Sono abbastanza adulto e informato per non cadere nella trappola nonostante i ripetuti attacchi dialettici atti a convincermi che non posso accontentarmi della mediocre vita e lavoro che conduco. Che non aderendo rimpiangerò l’avere sciupato una grande occasione di successo.
Vorrei aiutare a fare la scelta giusta anche al coppia di sposini cheè venuta con noi, ma capisco che non posso intromettermi. Alla fine loro aderiscono. Pur dovendo aspettare sera (per via della macchina) per andarmene mi sento comunque sereno, mentre la giovane coppia non ha l’espressione di chi ha fatto un buon affare ma l’espressione che si ha quando uscendo di casa sorge il dubbio di avere lasciato il gas aperto.
Da allora di convegni di network marketing come quello ne ho visti centinaia, anche se tutti in televisione e tutti da quando Berlusconièsceso in politica, l’ultimo il più grande pochi giorni fa con
la nascita del pdl che ha fagocitato AN, con la gente che ballava saltava e si sentiva motivata.
Mi chiedo se qualcuno di questi non ha mai la sensazione di avere lasciato il gas aperto.

Forse Gianfranco Fini

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