Disperazione e rabbia

Disperazione e rabbia sono i sentimenti che mi affiorano per primi la mattina al risveglio.Non so come fanno quelli che dicono di essere ottimisti, come fanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto, posso capire chi effettivamente non ha problemi particolarmente gravi, chi ha comunque un lavoro o una attività che le fornisce un reddito. Posso anche capire chi è nella merda ma ha  20 anni quindi un grosso potenziale, sopratutto tra le varie opzioni può anche scegliere di emigrare in un paese che offre più possibilità, un paese dove avendo delle buone competenze un giovane può trovare o crearsi un’occupazione, un paese dove non deve ingoiare merda vedendo elementi privi di talento e competenze passargli davanti solo perché in possesso delle conoscenze giuste. Altra storia è per chi come me ha superato i 50 anni e per questa ragione l’opzione estero le è preclusa, tranne che in rarissimi casi (che non è il mio).
Come può una persona costretta a continuare a vivere in Italia alzarsi la mattina con un sorriso, come può essere sereno sapendo che quando finiranno gli ultimi risparmi non potrà nemmeno più mantenere le domiciliazioni delle bollette sul conto corrente e forse dovrà estinguere anche quello. I pagamenti elettronici, l’home banking, le domiciliazioni bancarie sono tutti strumenti fantastici (specie per chi come me non intende e anche non può frodare il fisco), ma diventano un incubo quando i soldi sul conto finiscono e non esiste uno stipendio che le ridia un po’ di ossigeno. Povertà vuol dire dovere rinunciare anche al progresso. Niente può essere più lasciato nella gestione semi automatica e tranquilla di un conto corrente.
Come si può non disperare immaginando di dovere smembrare una famiglia dividendone i membri tra le famiglie di origine, rimbalzandosi i figli un po’ di qui un po’ di là, perché non si può più pagare un affitto e le case popolari sono accessibili quanto le super stringhe postulate dalla meccanica quantistica. In questo assurdo paese c’è chi non può separarsi per mancanza di soldi e chi lo deve fare per lo stesso motivo.
Come infine si può non arrabbiarsi, incazzarsi come un toro alla corrida quando accendi il televisore e vedi i soliti politici di merda, che si interessano solo di loro congressi di merda, delle loro correnti di merda, quando il più assurdo dei politici quello dai capelli tatuati e dal cerone perpetuo che fottendosene dei problemi degli italiani, pensa solo ai cazzi e stracazzi suoi disposto a mandare in merda tutto il paese pur di potere continuare attraverso il continuo ricatto ad esercitare la sua merdosissima “agilità politica”.
Come si può non avere voglia di armarsi quando vedi il 10% degli italiani che detengono il 50% della ricchezza nazionale, ricchi per avere rubato frodato, riciclato, ecc… quando vedi costoro tuffarsi dai loro giganteschi Yacht, senza nessuna vergogna. Almeno una volta questi mantenevano un profilo basso, per paura del terrorismo, dell’anonima sarda, ecc, oggi invece ostentano le loro ricchezze con arroganza. Mi viene da dire a questa gente, che poi è la stessa, che governa il paese in un modo o nell’altro, che portare troppe persone ad non avere più nulla da perdere si potrebbe rivelare estremamente pericoloso.

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